Acer: la voce della cautela

Una semestrale in volata, ma uno scenario con più di un interrogativo. Cause esogene, come sempre, ma il rischio per i mercati, e per quello europeo in particolare, è davvero alto.

15 luglio 2004 Nemmeno il tempo di chiamarla
ripresa che già si profila il rallentamento.
E’ un Gianfranco
Lanci
insolitamente pessimista quello che ha incontrato oggi la stampa
italiana per presentare i risultati della prima semestrale della società di cui
dirige le international operation.
Non certo per l’andamento di
Acer, che continua a mostrare tassi di crescita più che
interessanti in tutti i mercati, Stati Uniti inclusi, bensì per lo scenario
generale del mercato e per quanto attiene più specificamente
all’Europa.
Lanci fa suo il warning rilasciato proprio due giorni fa da
Merryl Linch, che prospetta per la seconda metà dell’anno un
rallentamento sul mercato dei semiconduttori. Rallentamento che si traduce in
aumenti dei livelli di inventory e, di conseguenza, nella necessità di giocare
sulla leva del prezzo per ridurli in misura significativa.
Ma i problemi del
mercato dei semiconduttori derivano direttamente da un calo della domanda di
personal computer.
Ed è questo che impensierisce Lanci.
Soprattutto a
fronte di cifre, non ancora definitive ma molto vicine alla realtà, che
addirittura prospettano per il secondo trimestre un andamento
sostanzialmente piatto per tutto il comparto pc dell’area Emea
, nella
quale le crescite sono sostenute dalla domanda da parte dei Paesi
dell’Europa orientale e dell’Africa
.
Non siamo ancora ai mala
tempora
, ma i pejora potrebbero davvero arrivare.
Ad esempio se
qualche contingenza – non da ultime le presidenziali americane – portasse a un
apprezzamento del dollaro. Nel qual caso i Paesi dell’eurozone
vedrebbero di botto sgonfiarsi il vantaggio di cui hanno goduto negli ultimi 12
mesi, con un impatto non certo gradevole sui price point finora
sostenuti.
Niente voli pindarici, dunque.
Anzi, tutto sommato è stato un
po’ mettere la mani avanti.
Nonostante, almeno per ora, per Acer sembra non
esserci nulla di negativo in vista.
Non solo perchè il primo semestre ha
fatto registrare alla società un fatturato molto vicino ai 3 miliardi di
dollari a livello mondiale
, ma anche perchè tutto questo è stato
raggiunto con utile che nel secondo trimestre si è attestato intorno ai
26 milioni.
Bene anche l’Italia, che addirittura
rilegge al rialzo le stime per l’intero esercizio, portandole da 560 a
600 milioni di euro
.

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