Il nuovo focus di Acer sui palmari

Con il rilascio del modello N30, la società annuncia un diverso impegno sul fronte dei palmari.

26 maggio 2004 A volte accade che il rilascio di
un prodotto non sia semplicemente un “prodotto nuovo”, ma una sorta di conferma
di un nuovo assetto strategico o di una nuova politica.
Accade questa volta
con Acer, che con il lancio del nuovo
palmareN30 in realtà sancisce un rinnovato impegno in questo
segmento di mercato.
Un segmento che la società in realtà già presidiava, ma
forse più nell’ottica di un “nice to have” che non del
must“.
Ora dunque qualcosa è cambiato.
Partendo dalla premessa
che una società così focalizzata sulla portatilità non può non declinare la
propria offerta anche in direzione della mobilità estrema, dalla fine dello
scorso anno Acer ha preso una direzione più precisa anche per quanto concerne
l’offerta palmari.
Innanzi tutto la società ha fatto una precisa scelta di
campo per quanto concerne il sistema operativo. Se fino allo scorso anno
convivevano nel suo listino una proposta Pocket Pc e una proposta Palm Os, i
nuovi rilasci vanno tutti in direzione Microsoft.
La spiegazione è semplice:
i rapporti di collaborazione con Microsoft sono talmente consolidati da rendere
logica anche la collaborazione sul fronte palmari. Più oneroso sarebbe invece
stabilire lo stesso tipo relazione anche con PalmSource.
In secondo luogo la
società ha identificato anche il segmento nel quale intende posizionare la
propria offerta: niente fascia premium, ma nemmeno l’entry level.
Piuttosto
quella fascia intermedia che indirizza il mondo dei professionisti e quello
delle aziende.
E in questa fascia specifica si colloca per l’appunto il nuovo
nato N30. Sistema operativo Windows Mobile 2003 Pocket Pc
Premium Edition, 130 grammi di peso, 64 Mb di Ram, 32 di Rom, display Tft a
colori Ltps (Low temperature polisylicon), processore Samsung S3c2410, slot
Secure Digital, IrDa e Bluetooth sono le caratteristiche principali. Per un
prezzo in Italia davvero aggressivo 299 euro, Iva
inclusa.
Per l’estate, poi, la killer application: un bundle con
sistema Gps
, con l’obiettivo di restare nell’orbita dei 500 euro.
E
lo smartphone?
Arriverà. Non nell’immediato, ma
arriverà.

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