A Trento il software di Ibm

Firmato un accordo con l’Università per la creazione di un Centro di competenza per il software. I precedenti di Microsoft ed Eurotech

Trento si sta specializzando nelle nuove tecnologie. Dopo gli accordi con
Microsoft ed Eurotech è la volta di Ibm che ha firmato un’intesa con il
Dipartimento di Informatica dell’Università e l’Itc-isrt (centro per la ricerca
scientifica e tecnologica) per la creazione di un Centro di competenza per il
software, sostegno alla ricerca e alla didattica, donazione di tecnologia,
assegnazione di una borsa di studio da ventimila euro e di un Ph.D Fellowship
Award da 17,5 mila.


L’accordo impegna la multinazionale statunitense a fornire
gratuitamente a docenti e ricercatori dell’Università e dell’Itc-irst middleware
avanzati – delle famiglie Rational, WebSphere, Tivoli, Lotus e DB2 – e know how
che saranno impiegati a scopi didattici, formativi (un training on the job fatto
di seminari, workshop, sessioni ad hoc) e di ricerca. In particolare, a nascere
sono un Laboratorio didattico e un Centro di competenza software su piattaforma
Rational che darà modo alle equipe di sviluppare iniziative di sperimentazione
nelle aree dell’Ingegneria del software avanzata, nei web services e nel data
base management. Il centro di competenza, in particolare, verrà sostenuto con
una borsa di studio annua del valore di diecimila euro, per due anni.


Il Ph.D Fellowship Award, infine: ad aggiudicarselo dopo una
selezione tra 500 candidature di tutto il mondo, è stato il giovane laureato
Nicola Zannoni. Con un aiuto economico da 17.500 euro l’anno, rinnovabile per un
massimo di tre anni, Zannoni completerà il dottorato di ricerca con il progetto
“Requirement engineering methodology for security and privacy”, affiancato da Guenter Karjoth del laboratorio di ricerca Ibm di
Zurigo.

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