La fine di Tecnodiffusione

E’ troppo comodo dire che la quotazione in Borsa è responsabile di certi fallimenti. Dietro ci sono scelte sbagliate da parte dei manager

22 aprile 2004 Ora che anche per Tecnodiffusione è arrivato il game over è facile dire che la colpa è stata del Nuovo Mercato. Vero sì, ma solo in parte, nel senso che il listino minore di piazza Affari e il clima legato ai collocamenti dell’era new economy sono responsabili di avere creato aspettative e aperto opportunità che si sono poi dimostrate in qualche caso fallimentari. Dietro ai collocamenti però ci sono stati manager che hanno fatto scelte poi dimostratesi sbagliate, come è il caso di Tecnodiffusione oggi e di Opengate e Cto prima, e altri che di sbagli ne hanno fatti pochi. Esprinet, Itway, Cdc e anche Algol sono società quotate che oggi (con qualche problema nel caso di Algol) sono sul mercato e, anzi nel caso di Esprinet dal Nuovo Mercato hanno ricevuto una spinta che le ha permesso di conquistare una situazione di leadership indiscussa.
Tecnodiffusione ha invece scelto la strada del digital global player che si occupava della produzione di pc, della vendita e anche di system integration. Però ha prima acquistato Vobis, e sono in molti a sostenere che lì sono iniziati i suoi problemi, poi ha concluso un accordo con Olivetti che come abbiamo puntualmente raccontato è nato morto. A questo si è aggiunta la crisi della system integration, il momento difficile del mercato dei pc qualche cliente importante che non ha pagato e il risultato è ciò che si vede in questi giorni. E oggi in molti vorrebbero avere sul negozio l’insegna Computer Discount.

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