E’ lite fra Tecnodiffusione e Ics

Le due società danno una differente interpretazione delle clausole dell’intesa apepna firmata

Hanno appena firmato un accordo e già iniziano a litigare. Ics e Tecnodiffusione danno infatti due versioni completamente differenti sull’intesa che permette al gruppo toscano di produrre e distribuire i pc a marchio Olivetti. Dopo le dichiarazioni di ieri del direttore generale di Tecnodiffusione Bruno Kraft, Ics ha diramato un comunicato nel qual precisa di essere “l’unica licenziataria del marchio Olivetti per personal computer e server”. Sempre secondo Ics (la società di proprietà del gruppo Mekfin) l’accordo riguarda solo i pc e darà luogo a “una nuova linea di prodotti”. Fin qui si potrebbe stare nell’ambito delle precisazioni, necessarie secondo Ics per correggere alcune frasi di Kraft. Ma la faccenda s’infiamma perché secondo la società del gruppo Mekfin l’accordo riguarda solo gli attuali 450 punti vendita di Tecnodiffusione. In pratica, se il gruppo toscano volesse aprire un negozio in Sudamerica (ma vista l’interpretazione anche in Italia) dovrebbe prima concordare la vendita dei prodotti Olivetti con Ics. Il bello è che il direttore generale del gruppo toscano ha motivato l’accordo proprio con la possibilità di vendere all’estero i prodotti Olivetti che rimane il marchio di pc numero uno in America Latina. Senza contare che le agenzie di stampa e le comunicazioni fatte da Tecnodiffusione alla Consob parlano di vendita in tutto il mondo.
E infatti Bruno Kraft ha confermato, accordo alla mano, la versione iniziale. “Il contratto – afferma – parla di distribuzione senza limiti territoriali. Possiamo andare a vendere anche sulla luna”.

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