Per oltre un Cio su due, questa difficoltà si aggiunge a quella di aggiornare il parco sviluppatori. Si spera in un ritorno all’antico nelle università.
Mantenere aggiornato il parco software dei mainframe è sempre più difficile, come racconta un’indagine commissionata da Micro Focus a Vanson Bourne. Per oltre i tre quarti degli intervistati sviluppare applicazioni che da questo ambiente dialoghino con device mobili è sempre più difficile. Inoltre l’84% di loro afferma che il mainframe rappresenta un ostacolo per lo sviluppo di applicazioni mobili.
In queste condizioni è normale che le stime sull’aggiornamento delle app diventi sempre più costoso, ed ecco che i Cio alzano le stime del debito It: 11 milioni di dollari, contro gli 8,5 indicati appena diciotto mesi fa. Inoltre il 51% di loro ammette che in termini di compliance e risk management i sistemi aziendali sono a rischio.
Questi elementi emergono dalle interviste fatte a 590 Cio e responsabili It di nove Paesi nel mondo, durante una ricerca. Gli intervistati hanno inoltre confermato che il debito It può solo aumentare in futuro, prevedibilmente del 9% nei prossimi cinque anni. L’espressione “debito It” indica il costo di liquidazione degli oneri di manutenzione per l’aggiornamento del portfolio delle applicazioni.
Secondo gli intervistati, le aziende continueranno ad affidarsi alle applicazioni mainframe per altri 10 anni e un terzo di loro ritiene che il periodo sarà anche più lungo. Tuttavia, nonostante la longevità delle applicazioni mainframe e il livello crescente di debito It, la maggioranza di loro (81%) non riesce a giustificare l’investimento per la manutenzione delle applicazioni; di conseguenza, il 51% dei Cio ammette di esporre l’azienda a problemi di risk management e compliance.
Non ci sono addetti? Colpa delle università
C’è quindi difficoltà a trovare nuovi manutentori delle applicazioni esistenti. La situazione è peggiorata dal rapido pensionamento del personale in carica (il 14% nei prossimi 5 anni). Il 78% dei Cio attribuisce questa responsabilità al mondo accademico e ritiene che la scuola potrebbe fare di più. Addirittura l’83% dei responsabili It ritiene sia fondamentale che gli studenti imparino linguaggi di programmazione mainframe come Cobol e PL/1 e oltre nove intervistati su dieci pensano che questi linguaggi debbano rientrare nel curriculum di base, o nelle competenze aggiuntive. In realtà, solo il 27% delle università di tutto il mondo inserisce il Cobol tra le materie principali o elettive del curriculum (indagine Micro Focus marzo 2013).
“Le applicazioni mainframe sono spesso la linfa vitale dell’organizzazione, tuttavia il debito It è in aumento” ha dichiarato Giuseppe Gigante, Regional Marketing Manager di Micro Focus, commentando i risultati della ricerca. “Questo scenario è anche determinato dall’atteggiamento dei non addetti It, per i quali innovare significa solo adottare una nuova tecnologia, anziché migliorare le applicazioni già esistenti”.
La sfida, suggerisce Gigante, è anche innovare tutelando i sistemi ben funzionanti, e allo stesso tempo permetterne l’evoluzione.





