In Mountain Lion, Apple ha centralizzato la diffusione degli aggiornamenti software all’interno dell’App Store. Vediamo i vantaggi che comporta questo cambiamento. Ma anche gli svantaggi e come porvi rimedio.
Tra le innovazioni introdotte nel Mac OS X, la versione 10.8 del sistema operativo ha visto la centralizzazione della diffusione degli aggiornamenti software all’interno dell’App Store: nel pannello Aggiornamenti non si trovano infatti solo quelli delle applicazioni installate, ma, appunto, anche quelli offerti per il sistema operativo.
Questo comportamento può essere un po’ fastidioso, soprattutto se avete deciso di non installare un determinato aggiornamento del Mac OS perché, ad esempio, presenta delle incompatibilità con qualche programma che usate assiduamente: una volta presente l’aggiornamento che non volete installare, non diventa più possibile utilizzare il comodo bottone per aggiornare tutte le applicazioni.
Apple ha previsto la possibilità di “nascondere” gli aggiornamenti software che non vogliamo installare: una volta aperto l’App Store, nella sezione Aggiornamenti, è sufficiente fare clic con il tasto destro del mouse, oppure toccate con due dita sul trackpad, sulla riga dell’aggiornamento che vogliamo nascondere; nel menu contestuale bisogna scegliere Nascondi l’aggiornamento (non che ci fosse molta scelta visto che è l’unica voce presente).
Nel caso vogliate ripristinare tutti gli aggiornamenti nascosti, magari perché avete scoperto che non ci sono stati problemi con l’ultimo upgrade del sistema operativo e quindi volete procedere con l’installazione, dovete selezionare la voce Mostra tutti gli aggiornamenti software… dal menu Store: a questo punto non resta altro da fare che chiudere e riaprire l’App Store per rivedere comparire nella sezione Aggiornamenti tutti gli aggiornamenti software che possono essere installati sul Mac.

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