2015: la maturità dei Big Data

Analisi e descrizione della disponibilità di dati hanno finora fatto i conti con la preesistenza di modelli limitati. La stessa definizione di big data parte da un antico approccio ai dati, inadatto a memorizzare ed analizzare in tempo reale le informazioni disponibili. Via via però è sempre più chiaro il nuovo quadro di riferimento, che richiede un salto di qualità nella visione delle singole situazioni, soprattutto nelle questioni industriali, che portano valore aggiunto e non impattano sulla privacy dell’individuo.

Riassumiamo gli aspetti principali di ciò che il 2014 ha promesso per i prossimi mesi.

Big Data ed Internet of things

In giro di dati già disponibili ma non usati ce ne sono tanti. Facciamo alcuni esempi: gli aerei, i negozi, una fabbrica o addirittura una miniera. Un Boeing 787 rileva 40 Tb/ora, ma solo 0,5 Tb viene inviato al datacenter per l’analisi. Un grande negozio al dettaglio raccoglie 10 Gb/ora e ne invia il 10%, mentre una fabbrica automatizzata genera 1 Tb/ora e trasmette 5 Gb. Uno dei maggiori fornitori di dati è l’attività mineraria: una miniera grande può rilevare anche 144 Tb/ora. E ciascuna auto di Formula 1 raccoglie dati da circa 200 diversi sensori, usandone una minima parte.

Oltre ai dati esistenti va considerata la generazione di nuovi dati. In alcuni casi, spesso famosi, si usano device già noti (sensori) per controllare campi d’azione finora sfuggiti all’analisi, dagli edifici alle strade. Ma grande attenzione proviene dalla tecnologia di tracciamento di oggetti in moto in uno spazio chiuso all’interno d’uno spazio, che sta conoscendo continui sviluppi.

Il principio è lo stesso per qualsiasi sistema in movimento, dai sistemi idrogeologici (pensate al territorio italiano) alle fabbriche, dagli ambienti lavorativi agli aeroporti.

Ma anche gli sport di squadra possono essere ripresi con particolari telecamere multiple a campo molto largo, in formato 64:9, analizzate in software per riconosce e seguire giocatori, gruppi ed eventi, inserendoli tutti in un database. Gli eventi sportivi, analizzati per migliorare le prestazioni singole e di squadra, generano quantità enormi di dati. Sono analisi già attive da anni per il football americano, il basket e anche il calcio eropeo, specialmente in Germania, a seconda delle leggi dei singoli Paesi.

Big Data ed Industry of things

Tra i nuovi campi collegati alla industry of things, le smart grid sono un terreno ideale soprattutto in Europa. Negli Stati Uniti oltre la metà degli incidenti segnalati su sistemi Scada riguarda la rete elettrica, mentre meno del 50% è ripartito tra una decina di altre aree. Identificare segnalazioni ed agire in modo automatico, ovvero l’intelligence, cambia le regole del gioco. Ci sarà sempre differenza nelle legislazioni nazionali che affrontano sorveglianza ed azione, ma la privacy di un sensore è diversa da quella di un individuo, per cui c’è da aspettarsi che le smart grids seguano percorsi innovativi.

Decisioni in tempo reale su tutta la catena

Il cammino che porta all’industria connessa e alla quarta rivoluzione industriale renderà l’automazione della produzione molto più efficiente durante tutto il suo ciclo di vita.
L’industria connessa permette ulteriori scenari di ottimizzazione nell’organizzazione del lavoro, dell’energia, della qualità e della supply chain.

Il mercato si sta spostando in maniera importante verso l’individualizzazione e la personalizzazione dei prodotti (mass customization), che richiede un costante allineamento, in tempo reale, su tutta la catena: tra fornitori, funzioni logistiche e più in generale a tutti gli stakeholder, in maniera che i livelli di performance siano assicurati. Le singole macchine dovranno abilitare questo scenario.

Gdpr europea

La Data Protection, attualmente regolata dalla direttiva 95/46/EC e successivi emendamenti, verrà rinnovata dalla Gdpr, la General Data Protection Regulation, che dovrebbe andare a regime due anni dopo l’approvazione.
Oltre ad armonizzare le azioni interne all’Unione europea, si espanderà all’Eea (European Economic Area) per poi confrontarsi con gli Stati Uniti ed altre macroaree.
Bisognerà vedere quanto la Gdpr sarà pronta rispetto alla totale ridefinizione della catena di creazione e gestione del dato sicuro.

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