Windows 10: definitivo

Trarre una sintesi da un evento durato quattro giorni non sempre è facile.
In questo caso, tuttavia, parlando di Microsoft, di Windows 10 e di Ignite, la conferenza svoltasi a Chicago la scorsa settimana, è forse meno ostico.
Forse perché i principi che sono stati fissati sembrano più che mai definitivi.
Ad esempio quello secondo il quale “Windows 10 sarà l’ultima versione di Windows”.
Lo ha detto Jerry Nixon, Developer Evangelist, chiarendo subito il punto.
non ci sarà, di fatto, un Windows 11 o un Windows 12.
Di fatto per Windows d’ora in avanti si parlerà di aggiornamenti continuativi, che dunque sostituiranno il concetto di major release così come il concetto generazionale che finora ha accompagnato il mondo dei sistemi operativi.

Ed è chiaro che questo punto segna di fatto la cesura definitiva con la Microsoft del passato: con il rilascio di questa estate a Redmond per la prima volta hanno pensato a un unico sistema operativo per ogni tipo di dispositivo. E mentre il sistema si prepara al suo rilascio, semplicemente il flusso di sviluppo di continua: non si pensa al prossimo step, perché il prossimo step è già qui.
Windows 10 sarà erogato come servizio, ha a sua volta precisato Terry Myerson, executive vice president dell’Operating Systems Group in Microsoft, sottolineando come da un lato questo rappresenti un vantaggio per gli utenti, non più ancorati alla versione del loro sistema operativo, dall’altro per gli sviluppatori, che lavoreranno su un’idea di Windows App universali , in grado di indirizzare il ventaglio più ampio possibile di dispositivi e form factor. Internet of Things incluso.

Niente è ancora definitivo invece per quanto riguarda rilascio e pricing: si sa che il sistema operativo sarà rilasciato come upgrade gratuito per un anno agli utenti di Windows 7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1, ma non si sa quanto costerà dopo il primo anno.

Ora, la novità che sta trapelando in queste ore è che per coloro che hanno partecipato al programma Windows Insider di Windows 10 installando tutte le build di anteprima potranno ricevere da Microsoft una licenza regolare del nuovo sistema operativo, aggiornando dunque il sistema alla versione finale (RTMRelease to Manufacturing). Non è dato tuttavia al momento sapere se effettivamente l’ultimo aggiornamento prevederà anche il rilascio di una product key o se trascorsi sei mesi non venga richiesto di regolarizzare l’installazione.

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