Wildix, il cloud è un impegno concreto

La presentazione del nuovo telefono WP600ACG, un telefono WebRTC, a conferma della scelta tecnologica da tempo abbracciata, con sistema operativo Android e in grado di supportare la videoconferenza, è stato il punto centrale della convention con la quale Wildix ha inaugurato ufficialmente il suo 2016.
Un incontro al quale hanno preso parte 291 persone, in rappresentanza di una ottantina di aziende, alle quali la società trentina ha raccontato non solo le sue novità in termini di tecnologie, ma anche l’importante cambio strategico avvenuto nel corso del 2015.

Il canale diventa centrale per Wildix
Stefano Osler - Wilidx
Stefano Osler – Wildix

Abbiamo deciso di puntare in modo molto più deciso sul canale indiretto, riducendo al minimo la percentuale di vendita diretta o tramite operatori. Il canale è il nostro vero valore aggiunto verso il mercato”, spiega Stefano Osler, amministratore delegato della società.
Così Wildix, che all’estero già opera in modalità totalmente indiretta, in Italia ha registrato vendite al canale per 4 milioni di euro, in crescita del 5 per cento anno su anno. In Francia si parla di 1,2 milioni di euro, di fatto un raddoppio rispetto al 2014, mentre la Germania, annunciata dodici mesi fa, ha ancora volumi da startup: circa 300.000 euro.

Scommessa sul cloud
Bellumat - Wildix
Cristiano Bellumat – Wildix

Il focus sul canale è il primo degli elementi caratterizzanti il 2015 di Wildix.
Il secondo è il cloud.
La nostra soluzioni in cloud era stata lanciata all’inizio dello scorso anno – interviene a sua volta il direttore commerciale Cristiano Bellumatma dovevamo capire quale canale utilizzare per vendere i nostri servizi”.
Il problema, secondo Bellumat, è che sul mercato c’è minore consapevolezza e conoscenza di cosa voglia dire portare in cloud le Unified Communications.
Per capire quale strategia adottare, Wildix è partita dalle best practice di altri Paesi, partendo, non a caso, dall’Olanda.
L’Olanda è uno dei Paesi con il numero più elevato di connessioni Internet e proprio lì ci siamo resi conto che i sistemi telefonici on premise di fatto non esistono più, sostituiti tutti dal cloud”.
Così, Wildix ha iniziato a proporre le proprie soluzioni ai partner olandesi, con l’aiuto di una persona che localmente segue le attività di vendita, trovando un terreno fertile in una rete di circa 600 operatori che già vendono e installano questo tipo di soluzioni.

È il momento dell’Italia
Dimitri Osler - Wildix
Dimitri Osler – Wildix

Naturalmente il secondo step è verso l’Italia.
Al momento – spiega Osler – abbiamo un gruppo test di una decina di partner che lavorano sulle nostre soluzioni, che poggiano sul cloud di Google”.
L’idea è quella di indirizzare quelle realtà nelle quali non riuscivamo a entrare per problemi di budget”, spiega Bellumat che racconta di test in corso in Audionova, che ha 53 sedi in tutti Italia, ma soprattutto di test in Istituti Bancari, uno dei quali con una sede a Innsbruck, per i quali sono indispensabili le certificazioni da parte di Banca d’Italia per le policy di sicurezza e privacy.
Le soluzioni in cloud sono gestite dal Wildix Management Portal e prevedono numerosi
automatismi per ridurre tempi di installazione.
Parliamo di dispositivi sicuri e protetti – precisa a sua volta Dimitri Osler, direttore tecnico di Wilidix -. Parliamo di connessioni criptate, parliamo di ottimizzazione nell’uso della banda, così che anche in caso di segnale disturbato, il dispositivo sia in grado di riallineare i pacchetti con una latenza massima di 100 millisecondi”.
Nella proposta cloud entra anche il nuovo telefono WebRTC WP600ACG, che oltre alle videoconferenze, di cui si faceva cenno all’inizio, supporta chiamate Kite, integrazione con Skype, hangouts, Whatsapp.
Può essere utilizzato anche come thin client per collegarsi a un pc o server”, chiosa Dimitri, che segue tutto la ricerca e sviluppo in Ucraina.
Nel frattempo, la società ha lavorato alla ridefinizione del proprio portafoglio di offerta, integrando le nuove proposte cloud, per le quali sono stati attivati anche programmi di finaziamento con GE Capital.
Si parla di profili e soglie, in base sia al numero degli utenti, sia alla durata del contratto.
Con una sola appliance arriviamo a coprire 1000 interni, poi ci spostiamo sulle macchine virtuali”, spiega Bellumat.
In realtà, Wildix vuole spingere molto sulle macchine virtuali, che rappresentano per i partner un vantaggio, dal momento che per loro sono a costo zero.
Questo aspetto potrebbe portarci nuovi partner, in particolare quelli che arrivano da settori diversi dal telefonico, magari system integrator con competenze più specifiche sull’It”.

Un distributore per l’Italia

Quanto alle novità di quest’anno, dal prossimo mese di marzo la logistica dovrebbe essere postata a Rotterdam, mentre in Italia verrà attivato un distributore che possa gestire lo stock.
Tra i segmenti in esplorazione, quelli della domotica e della videosorveglianza, grazie alla collaborazione con Mobotix, e dei sistemi ospedalieri, in questo caso insieme a Bticino.

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