Sanità 2.0: la digitalizzazione della cartella clinica da sola non basta

L’ha capito l’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate che, con Vem Sistemi e lo storage NetApp, punta a garantire continuità del business e sicurezza del dato.

È un datacenter da premio quello implementato da Vem Sistemi con tecnologia NetApp all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate aggiudicatasi, in occasione di Smau 2013, il primo premio nella categoria Infrastrutture It.

Attenta a soddisfare, in questi ultimi anni, i requisiti di spending review a cui le strutture sanitarie sono sempre più sottoposte guadagnando, al contempo, in efficienza e produttività, per l’Azienda Ospedaliera di cui Giovanni Delgrossi è direttore dei sistemi informativi, si è tratto di muovere verso una completa dematerializzazione dei documenti clinici.

Da qui la digitalizzazione di tutti i referti, le immagini radiologiche e l’intera cartella clinica del paziente per una migliore gestione e consultazione dei dati e delle informazioni utili al personale ospedaliero chiamato a fornire con prontezza ed efficienza cure e servizi di qualità.

Non senza attuare, con l’ausilio di Vem Sistemi, un oculato progetto di consolidamento e rinnovo tecnologico che, basato sullo storage a marchio NetApp, ha consentito di sostituire l’infrastruttura It precedente costituita da tre datacenter posizionati nei presidi ospedalieri di Vimercate, Desio e Carate Brianza in cui erano presenti 10 server fisici per un totale di circa 300 macchine virtuali.

Al loro posto si è scelto di realizzare due datacenter “gemelli” situati in altrettante strutture fisiche distinte nel presidio ospedaliero principale di Vimercate.
In questo modo, mentre sui circa 30 server fisici continua a lavorare un totale di 300 macchine virtuali, il nuovo sistema di archiviazione implementato garantisce la piena continuità operativa anche a fronte di indisponibilità parziale o totale di una delle due sale “gemelle”.
Grazie a una Storage area network aggiuntiva dedicata alle copie di sicurezza e dislocata fisicamente presso un differente presidio ospedaliero è stato, inoltre, possibile implementare nuove tecnologie per la deduplica e compressione dei dati in aggiunta all’implementazione di nuovi protocolli per l’accesso alle informazioni utili anche a razionalizzare l’attività di manutenzione a carico della funzione It.

Il tutto finalizzato a garantire il massimo livello possibile di continuità operativa risparmiando sui costi legati alla manutenzione e agli investimenti in nuovo hardware, grazie alla riduzione del numero di server fisici e alla scalabilità di un’infrastruttura in grado di garantire un livello di servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per 365 giorni all’anno ai circa 3.100 dipendenti diversamente impegnati anche nei presidi ospedalieri di Carate Brianza, Giussano e Seregno.

Ne sanno qualcosa gli oltre 500 medici e 1.600 infermieri della struttura costruita nel 1998 e oggi chiamata a gestire quotidianamente e in tempo reale l’inquadramento clinico medico e infermieristico, i diari, le prescrizioni e somministrazioni di farmacoterapie, la pianificazione e rilevazione di parametri vitali e di bisogni assistenziali di 800 pazienti al giorno.

Gli stessi gestiti in modalità completamente digitalizzata grazie a un’infrastruttura tecnologica che, già oggi, consente di offrire servizi applicativi ad altre Aziende Ospedaliere in ottica di “Cloud privato interaziendale”.

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