Per il futuro, Acer guarda oltre l’hardware

Qualora ci fossero ancora dubbi, il produttore taiwanese ribadisce la decisione di passare da manufacturing company a società che si occupa di servizi e di mobile Internet. Ovviamente senza smettere di produrre computer

Sesto fornitore di pc in Europa e quarto nella classifica notebook.
Secondo fornitore di pc in Italia, primo nel segmento dei portatili, settimo in
quello dei desktop e sesto in quello dei server.
Questi
i numeri di Acer, stando alle ultimissime stime rese note dalla società di
ricerca statunitense Idc.

Ma è un’Acer in evoluzione che mette i puntini
sulle “i”, quella che parla della vision del Gruppo e dei risultati finanziari –
definiti da Gianfranco Lanci, presidente di Acer Europe – «tutt’altro che
negativi».

Il conflitto tra la produzione brand e quella per terze parti,
la situazione poco profittevole registrata sul mercato statunitense, il generale
rallentamento che contraddistingue l’economia globale di quest’ultimo periodo e
il ridimensionamento del mercato dei cellulari, hanno portato Acer a
riconsiderare il proprio modello di business.
Con una rivisitazione che va
oltre la ristrutturazione annunciata alla fine dello scorso anno.

E Lanci
non sembra aver alcun dubbio in proposito: «È diventato gioco forza semplificare
la nostra struttura e focalizzarci sui clienti da raggiungere, sui prodotti da
promuovere e sui business alternativi da considerare. Primi fra tutti quello dei
servizi e delle soluzioni mobile Internet, che non sostituiranno definitivamente
il manufacturing, ma diventeranno il core della nostra società».


Sì perché, al di là di tutto, Acer Group è ancora in piena trasformazione e
rimane difficile identificare Wistron come il nome della nuova società Oem e
considerare Acer esclusivamente come società di brand.
Quel che è certo è
che nella nuova parentesi, i notebook continuano ad avere un ruolo
fondamentale, visto che entro la fine del prossimo anno la società conta di
ottenere il 2° o 3° posto nelle classifiche europee, il 5° nel segmento desktop
e il 4° o 5° in quello dei server.

E mentre per Acer Group per quest’anno
non sono previste crescite in termine di ricavi totali, ma il mantenimento dei
risultati del 2000, nel primo semestre 2001 Acer Italia ha registrato un
fatturato di circa 350 miliardi di lire, con un incremento del 15% rispetto lo
stesso periodo di un anno fa. Gli obiettivi per l’anno fiscale in corso parlano
di 850 miliardi di lire in termini di fatturato e di diventare numero 1 o, al
massimo 2, nel mercato pc, rimanendo indiscutibilmente leader nella fascia notebook.


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