L’esordio di Nicolais, ministro silenzioso

L’intervento del ministro per l’Innovazione alla presentazione del rapporto Assinform. In arrivo una nuova carta d’identità elettronica

I rimbrotti di Prodi ai suoi ministri per il diluvio di dichiarazioni degli
ultimi giorni non riguardavano probabilmente Luigi Nicolais, il silenzioso
ministro per le Riforme e l’innovazione nella Pa, che ha esordito oggi con un
intervento alla presentazione del rapporto Assinform in videoconferenza fra Roma
e Milano.


L’annuale meeting, inframmezzato da continui blackout nella
linea fra Milano e la capitale e infine anche da un botto che ha fatto saltare
la luce in Assolombarda e preoccupato non poco il personale della sede locale di
Confindustria, ha dato modo a Nicolais di spiegare quali saranno le sue linee
d’azione a partire dal fatto che la divisione delle competenze in due ministeri
(Funzione pubblica e Innovazione) operata dal governo
Berlusconi  “ha ritardato il processo di innovazione. Oggi,
però
– ha proseguito – siamo nelle condizioni ideali per
ripartire”
.
L’obiettivo è di riportare il Paese verso una
competititività da raggiungere non tanto attraverso modelli come quello delle
tre T (talento, tolleranza, tecnologia) ma piuttosto attraverso le tre C
proposte dal neoministro, competenza, consenso competitività. Per questo
Nicolais ha parlato di competenze che devono partire dalla scuola dell’obbligo
di concertazione con gli enti locali, ma anche di una Pubblica amministrazione
che non deve più considerare il fattore tempo “come una variabile di scarso interesse. Il tempo – ha sottolineato – deve essere al centro dei nostri obiettivi”.
Semplificare la vita
al cittadino, questo il compito di una pubblica amministrazione dove la
formazione deve essere continua e nella quale gli sforzi devono essere
concentrati sul servizio.


Disegnato il quadro generale
Nicolais è sceso su un terreno più pratico annunciando lo studio di una carta d’identità elettronica onnicomprensiva e meno costosa di quella attuale che permetta al cittadino di accedere a tutte le banche dati. Una discussione con Confindustria è stata avviata anche per semplificare l’attività delle imprese, mentre Nicolais si è concesso anche una stoccata a Lucio Stanca affermando che è importante sviluppare il back office della Pa piuttosto che fare “un bel portale”.
“Investiremo sull’interoperabilità”, ha spiegato
il ministro che ha parlato anche di un piano regolatore del sistema informatico
che permetta di comprendere la diffusione della banda larga nella Penisola.

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