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Industria alimentare: la buona gestione IT di Morato Pane

Morato Pane è un caso da studiare per quanto rigurda l’apporto It nella gestione dell’industria alimentare.

Oggi l’azienda vicentina distribuisce i propri prodotti tanto nella GDO, quanto a livello locale, per volumi complessivi annui pari a 22mila tonnellate.

Morato Pane ha quindi dovuto affrontare con un programma di gestione informatica in grado di rispondere a esigenze non standard e, quindi, capace di assorbire una domanda personalizzata.

Morato Pane è nata nel 1970 come semplice negozio di panetteria (tanto che un figlio del fondatore ne gestisce ancora oggi uno in centro a Vicenza) e ha raggiunto fatturato intorno ai 60 milioni di euro. Nel tempo ci sono state  acquisizioni di marchi e una joint venture con la francese Harry’s, poi passata al gruppo Barilla. Oggi è tornata a essere un’ azienda di famiglia, on tre stabilimenti e 230 dipendenti.

La scelta dell’azienda di avere un’importanza rilevante sia sul territorio italiano sia all’estero, con prodotti artigianali e retail, ha influito su tutta la gestione del sistema informativo.

Già nel 2008 alla direzione aziendale apparve evidente che il programma gestionale utilizzato fino a quel momento non fosse più in grado di reggere i volumi e la diversificazione delle attività e adottà SAP Business One, come strumento di gestione in cui far entrare nuove informazioni in modo smart.

Vincenzo Bua, responsabile sistemi informativi di Morato Pane

Ne abbiamo parlato con Vincenzo Bua, Responsabile Sistemi Informativi di Morato Pane.

Quali sono le aree maggiormente influenzate oltre alla logistica?

La logistica rappresenta una parte fondamentale del nostro ciclo attivo. La sostituzione del precedente sistema ERP con SAP Business One ha coinvolto in particolare tutti i processi del ciclo attivo piuttosto che aree specifiche. La parte logistica è una delle fasi più complesse che gestiamo in quanto trattiamo con clienti le cui dimensioni variano sensibilmente, canali diversi, con esigenze differenti, come nel caso della GDO che ha delle regole particolari non solo di tipo distributivo ma anche commerciali, dal prezzo di vendita alla modalità di esposizione dell’articolo sullo scaffale.

InformEtica, società che lavora nel campo della implementazione di soluzioni ERP, ha accompagnato Morato Pane nell’attività di messa in opera del programma di gestione. Ha anche progettato un add on che interfacciandosi con SAP Buiness One,consente di avere un focus operativo sulla GDO. Il sistema di gestione ha 50 utenti SAP diretti e 100 utenti che accedono ai dati SAP Business One

Come avete affrontato la scelta del sistema di gestione? In termini sostitutivi o integrativi?

In termini sostitutivi, perché la soluzione di gestione precedente era fortemente personalizzata ma non dava spazio per sviluppi futuri, come sostenere la nostra crescita sui mercati internazionali che oggi valgono il 15% del giro d’affari dell’azienda. Inoltre, qualsiasi customizzazione era difficile da attuare. Era una soluzione adatta alla dimensione iniziale di Morato Pane, ma l’evoluzione che ha avuto la nostra realtà in termini di crescita del business e della produzione ha implicato la revisione del software a causa delle numerose variabili che si andavano ad aggiungere.

15 anni fa Morato Pane gestiva un quarto delle referenze rispetto a quelle attuali; 10 anni fa il fatturato era la metà di quello odierno e si raggiungeva con un quarto dei prodotti che distribuiamo oggi. Abbiamo raddoppiato i ricavi, ma questo non ha coinciso con il raddoppio delle complessità gestionali; su questo fronte siamo andati ben oltre. Per raggiungere tali risultati abbiamo dovuto esplorare nuovi mercati, aprire nuove referenze di prodotto e ognuno di questi passaggi ha aggiunto nuovi processi e complessità da gestire.

Il sistema di pallettizzazione di Morato Pane

Il sistema ha connettori con i retailer? Se si, chi li gestisce e come?

Con retailer e distributori abbiamo uno scambio di informazioni bidirezionale e in formato digitale, come ad esempio i dati di fatturazione, e riceviamo da loro, in particolare dai distributori, tutti i dettagli delle consegne. Successivamente, con questi dati in nostro possesso, fatturiamo direttamente ai nostri clienti. Gestiamo invece direttamente i rapporti con la GDO, mentre il piccolo negozio sotto casa viene rifornito dai grossisti. Questa eterogeneità del modello distributivo ha richiesto ovviamente un sistema ad hoc. Abbiamo quindi chiesto a InformEtica di progettare degli add on specifici che nterfacciandosi con SAP Buiness One, quci consentono di avere un focus operativo sull’intera attività relativa alla grande distribuzione, aggiungendo un’ulteriore personalizzazione di tutti i processi. Oggi questo ci permette di gestire con semplicità i rapporti con oltre 13.000 punti vendita.

Come avviene la gestione dei picchi, e con quale redemption?

Attualmente abbiamo tre stabilimenti produttivi, quello storico di Altavilla Vicentina, dove Morato Pane produce il sostitutivo del pane morbido, e due sempre in Veneto acquisiti nel 2012 dalla Pan d’Este dove è dislocata la produzione di prodotti secchi, come i grissini. Questo ci ha permesso di allargare la gamma di offerta nell’area del pane e sostitutivo di tipo industriale e di rispondere meglio alle richieste e ai gusti dei consumatori, anche nei periodi di picco che nel nostro caso coincidono con due momenti particolari: festività natalizie e Pasqua.

A volte può succedere di avere sollecitazioni di produzione anche nel periodo estivo, in particolare ad agosto, quando alcuni punti vendita esteri pianificano delle promozioni legate al Made in Italy. In questi periodi l’attività si intensifica fino ad arrivare ai limiti della produzione che affrontiamo con un maggiore stock di materie prime e sollecitando tutti i nostri sistemi, a cominciare da SAP Business One, ma anche quelli che si appoggiano al nostro gestionale, come il MES per la parte operativa e di collaborazione.

Considerate, ad esempio, che le consegne nel periodo natalizio, che per noi inizia già a novembre, raddoppiano rispetto ai periodi tradizionali e questo implica la stessa cosa anche per i documenti che vengono generati e gestiti per l’occasione. E i risultati sono più che positivi evidenziando la notevole flessibilità che ha la soluzione SAP.

Un successo possibile anche perché, modificando alcuni parametri, SAP Business One ci ha consentito di integrare l’area gestionale d’ufficio con il reparto produttivo di stabilimento e questo ancora prima che il tema dell’Industry 4.0 diventasse di così grande attualità. Oggi con il dialogo tra il gestionale e il MES possiamo gestire con semplicità e in modo automatizzato il sistema di pallettizzazione, oppure la lingua delle etichette che devono essere apposte sui prodotti.

Questo ci permette di rispondere alle diverse esigenze dei clienti che spesso richiedono formati, pallet ed etichette specifiche e personalizzate in base al prodotto. Per il mercato russo ad esempio abbiamo creato schede nutrizionali già in cirillico, oppure basti pensare alla personalizzazione che richiede il Private Label, che per Morato Pane incide per circa il 20% della produzione ed è in continua crescita.

Prima di implementare SAP Business One la programmazione veniva effettuata direttamente dall’operatore sulla macchina PLC e ogni volta si doveva poi riportare tutto alla condizione precedente. Ora è un processo completamente automatizzato via software.

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