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Imparare a programmare con Minecraft, Scratch e Swift Playground

C’è molta attenzione al mondo dei programmatori e più sono giovani e meglio è, per lo meno dando un’occhiata alle più recenti iniziative di Apple, Google e Microsoft, citate in rigoroso ordine alfabetico.

Per altro, lo stesso Tim Cook ha ritenuto giusto sottolineare, in occasione dell’apertura della WWDC 2016, non solo la presenza di una nutrita community di sviluppatori under 18, ma anche il “record” rappresentato da una giovanissima presenza di soli 9 anni di età.
Curiosità a parte, tutte e tre le società citate stanno dando vita a una serie di iniziative volte a promuovere i rudimenti della programmazione presso un pubblico di giovanissimi, ma che non escludiamo possano essere comunque interessanti anche per tutti coloro che finora non si sono mai avvicinati al coding.

Apple Swift Playground

Non è ancora disponibile, in effetti verrà lanciata nel corso dell’autunno. Parliamo di Swift Playgrounds, una App per iPad che dovrebbe rendere interattivo e divertente (testuali parole di Apple) l’apprendimento di Swift, il linguaggio di programmazione creato a Cupertino.
Non richiede competenze in ambito coding, per questo si indirizza ai principianti, ma secondo Apple di questa App, che consente di aggiungere mano a mano elementi di complessità, anche gli sviluppatori più esperti possono trarre beneficio per verificare in modo veloce il loro lavoro.
Come funziona?
Si parte dai fondamentali, dai comandi, dalle funzioni, dai cicli, dalle variabili. Poi, mano a mano che si prosegue con il corso – perché tale è di fatto questa App – i progetti prendono forma e diventano sempre più completi.
Si parte con una “collezione” di lezioni di base, alle quali vengo gradualmente aggiunte anche lezioni e sfide extra, spesso proprio in forma di gioco e di premio, che consentono di approfondire gli argomenti appena imparati.

Google e il Mit insieme per Scratch

google scratch blocks

Giusto alla vigilia di Google I/O, Google ha reso noto di aver avviato un programma di collaborazione con team Scratch del MIT Media Lab, con l’obiettivo di sviluppare una nuova generazione di blocchi di programmazione grafica chiamati Scratch Block.
Sono open source e si indirizzano ai giovani che si avvicinano per la prima volta alla programmazione. Soprattutto, nelle intenzioni di Google si tratta di un primo passo per realizzare nuovi toolkit per offrire nuove esperienze nella programmazione per i più giovani.
Anche in questo caso, sembra che i giovani siano lo specchietto per le allodole: nel post scritto sul blog di Google si legge infatti: “il Coding è più di un insieme di skill tecnico: il coding è uno strumento per tutti e incoraggia i bambini (e gli adulti) a immaginare, inventare, esplorare”.

Microsoft e l’Education Edition di Minecraft

microsoft minecraft

Non è una novità che Microsoft abbia fatto di Minecraft la sua palestra per insegnare la programmazione ai più piccoli. Anche qui il distinguo è solo formale, visto che il “claim” è che si possa iniziare a partire dai sei anni. Non c’è un’età limite, e volutamente.
Di fatto si utilizza Minecraft con una serie di obiettivi e sfide da raggiungere o superare creando linguaggi Java e “blocchi di azione”: un sistema efficace per imparare le basi di Java e poi proseguire nella sperimentazione, lavorando con creatività e in un’ottica di problem solving in un ambiente immersivo.
A riprova dell’intenzione di estendere il raggio di azione anche oltre i bambini, proprio in questi giorni Microsoft ha reso nota l’intenzione di offrire l’Education Edition di Minecraft a tutti gli insegnanti, una versione che che include diverse caratteristiche importanti nell’ambito didattico, come la possibilità di raccogliere i progetti svolti dagli alunni in un archivio fotografico e di stimolare la collaborazione in classe e tra classi diverse.
Qui tutte le informazioni.

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