Epson riscopre la sua anima business

C’è il mondo enterprise, quello delle applicazioni verticali, quello delle applicazioni innovative al centro delle strategie Epson del 2010.

Essere percepita come brand sostanzialmente consumer. A Epson questo aspetto a latere di una brand awareness mondiale tutto sommato più che positiva non piace.

Perché c’è tutto un mondo di bisogni, clienti, applicazioni che la società da tempo indirizza e c’è tutto un mondo nuovo che si prepara a indirizzare nei prossimi mesi. Un mondo fatto di aziende e di bisogni specifici.

Spiega Rob Clark, executive director di Epson Europe: “Proiettori, stampanti di grande formato, stampanti dot matrix, multifunzione inkjet sono tutti segmenti business che noi indirizziamo e nei quali abbiamo market share elevatissime, tra la prima e la seconda posizione a livello mondiale. Soprattutto, va detto, con i nostri prodotti e le nostre soluzioni indirizziamo mercati specifici, quali il tessile, il mondo dei microprocessori oppure quello delle etichettatrici”.

Sulla base di queste considerazioni, la società si è prefissa tra gli obiettivi di questo 2010 l’indirizzare con maggiore enfasi nuovi mercati, commerce, industry ed enterprise, senza naturalmente perdere di vista il mondo consumer che è e resta business strategico.

Una nuova enfasi che si traduce soprattutto nell’identificazione di nuovi ambiti applicativi e di nuovi mercati verso i quali portare tecnologie chiave quali Micro Piezo, 3Lcd e Qmems (Quartz + MicroElectro Mechanical Systems).

“Il Micro Piezo è il cuore della tecnologia ink jet di Epson – prosegue Clark – e la sua versatilità è quella che ci consente di indirizzare tante applicazioni differenti, garantendo nel contempo l’efficienza che il mondo business richieste. Se parliamo invece di 3Lcd, ci riferiamo a un mondo di applicazioni nascenti. Basti pensare alla videoproiezione in 3D, destinata a rivoluzionare l’home entertainment. Ci sono poi altri ambiti, che stiamo indirizzando e che riguardano il digital imaging, con nuovi viewfinder integrati nelle macchine fotografiche, oppure il gaming. Infine, quando parliamo di Qmems, parliamo di un segmento nel quale Epson opera da leader da anni: quello dei cristalli di quarzo. I nostri quarzi sono utilizzati nei telefoni cellulari, orologi, fotocamere, videocamere. Le nuove applicazioni si indirizzano il mondo del gaming e della motion analysis”.

Confermano la visione delineata da Clark Renato Salvò, che in Epson Italia segue l’area consumer e Flavio Attramini che segue invece il mondo business.
”C’è un mercato fatto di oltre 4 milioni di imprese con meno di 10 dipendenti che è strategico per Epson. A loro cerchiamo di proporre soluzioni che coniughino velocità di stampa e di scansione con bassi costi di esercizio, senza naturalmente trascurare le dimensioni dell’affidabilità e della connettività, oggi sempre più richiesta”.

Per il mondo tipicamente Office, questo è il momento giusto, secondo Epson per proporre le inkjet da ufficio. Perché consumano meno delle laser [si parla di 750 Watt per un laser in esercizio, contro i 32 Watt di una inkjet ndr], perché oggi con le cartucce da 8.000 pagine hanno una gestione non dissimile a quello delle laser tradizionali, perché garantiscono un costo per copia ridotto di un terzo, perché c’è meno materiale esausto da smaltire.
Con questa proposition Epson si sente un po’ anticipatrice dei tempi. Gli argomenti di vendita ci sono tutti, ma ancora le aziende clienti tendono a preferire il prodotto laser, che dunque non solo non sparisce dall’offering della società, ma viene aggiornato e rinnovato con nuove printer.
Bisognerà vedere se i prossimi annunci, attesi nel corso dell’anno, riusciranno a dare inizio alla svolta.

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