CloudSystem è l’ibrido di Hp

Bastano poche ore per implementare una distribuzione aperta su più ambienti, con OpenStack nel cuore ma i servizi di Hp. E i dati possono anche restare in azienda.

Il passaggio a nuovi modelli di distribuzione delle applicazioni e dei dati impone ai Chief Information Officer scelte cruciali quali la distribuzione delle applicazioni o dei carichi di lavoro su sistemi It tradizionali o nel cloud. Spesso, tuttavia, le applicazioni continueranno ad essere presenti in più ambienti, fattore che rende la distribuzione ibrida un imperativo. Le indagini di settore indicano che il 40% delle aziende afferma di utilizzare un ambiente ibrido (dati Hp 2013) e che entro il 2016 il 75% degli executive It prevede di optare per l’implementazione del modello di cloud ibrido (Coleman Parks 2012).
Hp ha annunciato l’espansione del proprio portafoglio cloud con nuove soluzioni e servizi che offrono alle aziende maggiore agilità, gestione semplificata, sicurezza ed efficienza per passare ad un ambiente cloud ibrido.
In particolare, Hp sta introducendo le soluzioni Hp CloudSystem di ultima generazione, e al tempo stesso gli Hp Hybrid Cloud Design Professional Services e Hp Flexible Capacity Services. Si tratta di una soluzione più agile, semplice nella gestione e sicura che colma il divario tra It tradizionale e ambienti cloud pubblici, privati e gestiti.
“I Cio si trovano oggi ad affrontare le complessità degli ambienti It ibridi”, ha dichiarato Saar Gillai, Senior Vice President e General Manager, Hp Cloud. “Le soluzioni cloud di Hp permettono alle aziende di ottenere valore reale dall’It offrendo soluzioni interoperabili lungo il percorso verso la distribuzione ibrida, dall’inizio all’implementazione”.
Il cuore di Hp Cloud Os è una distribuzione OpenStack ulteriormente rafforzata e testata, facile da installare e da gestire.


Ibrido, aperto, veloce ed agile

Installare e implementare un ambiente di cloud privato può richiedere anche alcune settimane, un tempo che Hp ha ridotto fino ad alcune ore. Sono tanti gli annunci che descrivono la nuova generazione: vediamo i principali.
Come parte della sua offerta ibrida globale, Hp offre la sua Hp Fc, ovvero Flexible Capacity. Si tratta di una soluzione on-premise con infrastruttura di livello enterprise e con i vantaggi economici del cloud, che include il modello pay-per-use e la scalabilità istantanea della capacità di server, storage, networking e software.
Hp CloudSystem propone un’interfaccia utente ispirata ai bisogni dei consumatori, strumenti di gestione semplificati e un miglior processo di implementazione, facendo leva su molteplici piattaforme di cloud pubblico, tra le quali le nuove entrate Microsoft Azure e le francesi Arsys e Sfr. Inoltre può sfruttare l’infrastruttura Hp FC per erogare capacità on-demand senza che i dati lascino mai l’azienda.
Parlando più specificatamente di cloud ibrido, Hp ha presentato anche la piattaforma Hp Hybrid Cloud Management con supporto nativo sia per Hp CloudOS con OpenStack che per Tosca (Topology and Orchestration Specification for Cloud Applications), l’orchestratore open source che favorisce una più semplice portabilità delle applicazioni in ambienti It eterogenei.

A novembre 2013 Hp è risultata leader nel report Wave di Forrester per soluzioni di cloud privato. “Hp offre un’interfaccia semplice e navigabile che racchiude capacità approfondite e ad ampio raggio nel minor numero di interfacce”, ha scritto l’analista Lauren E. Nelson. “A differenza degli altri vendor in questo settore, Hp aggiunge le funzionalità in un’unica interfaccia senza rendere più complessa l’esperienza complessiva”.

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