Cinque consigli per non mandare la privacy in vacanza

Tech_Cocktail_TouristConnettersi ovunque e in qualsiasi momento.
Anche in vacanza.
La possibilità di rimanere “always on” utilizzando il proprio dispositivo mobile per verificare il traffico in autostrada, l’orario del proprio volo o per scovare il posto giusto dove mangiare ci segue ed è praticabile ormai dappertutto.
Al mare, in montagna, o nelle città d’arte meta delle meritate vacanze, i posti dove connettersi gratuitamente alla rete Wi-fi non mancano.
E con essi il rischio di condividere dati sensibili, come credenziali di accesso bancarie o documenti personali, con chi con noi non c’entra nulla.

iPad_Tablet_MapDa qui un rapido elenco di semplici regole che Sophos invita a tener a mente.
La prima è bloccare con una password adeguata smartphone, tablet e computer quando non sono in uso, prendendo in seria considerazione l’uso di servizi come “Find My iPhone” per Apple, oppure “Device Manager” su sistemi operativi Android, che permettono di localizzare il proprio device.

Per non incorrere in spiacevoli imprevisti evitate, poi, di connettervi per condividere dati sensibili al Wi-fi pubblico, specie se privo di credenziali di sicurezza affidabili e verificabili.
Meglio una rete virtuale privata attraverso la quale l’utente può svolgere la propria attività online come se si trovasse in ufficio.
In alternativa, è sempre possibile acquistare nel Paese in cui ci si reca una carta Sim prepagata da utilizzare solo quando se ne ha necessità evitando reti Wi-fi inaffidabili nonché costosissime tariffe roaming.

In terza istanza, oltre a disattivare la connessione Wi-fi automatica dei device mobili, è utile fare lo stesso anche con il maggior numero di caratteristiche di geotagging e di geolocalizzazione dei propri dispositivi.
Anche se il Gps è spento il telefono può, infatti, ancora rivelare la vostra posizione, tenendo traccia di tutti i punti di accesso Wi-fi che può localizzare intorno a voi.
Al contrario, connettersi a tanti network diversi, come nel caso della funzione geo-tagging utilizzata da App come Facebook, Twitter e Instagram, che chiedono al telefono dove si trova l’utente per poi includere tale informazione nel contenuto che viene condiviso, ad esempio attraverso i social network, lascia una scia di informazioni rivelatrici dei luoghi che frequentiamo e, in ultima analisi, delle nostre abitudini.

Smartphone_MusicIl quarto alert lanciato da Sophos riguarda, poi, l’utilizzo di computer pubblici, come quelli degli Internet café o dei business center degli hotel, che potrebbero essere infettati da malware in grado di registrare tutto ciò che si digita su una tastiera, come la password della propria posta elettronica o l’account di accesso all’Internet banking.
A volte vale la pena di essere più prudenti del solito, soprattutto quando si viaggia in alcuni Paesi segnalati sulla Black List dei principali istituti di credito. Agli acquisti sicuri ci pensano applicazioni create ad hoc per i pagamenti in mobilità, come PayPal, Google Wallet o Apple Pay che non utilizzano il numero di conto corrente reale per effettuare le transazioni.

Infine, l’invito di Sophos, anche quando si va in vacanza, è di creare più strati di protezione mantenendo, per prima cosa, i vostri dispositivi aggiornati, senza dimenticare l’utilità di un antivirus per pc o Mac anche su smartphone e tablet.
Per rendere più sicuri i vari account utilizzati occorre, inoltre, implementate ove possibile l’autenticazione a due fattori, capace di aggiungere un ulteriore livello al processo di login, come ad esempio l’immissione di un codice one-time direttamente inviato al telefono dell’utente. Tanti siti Web e applicazioni, come Gmail e Facebook, offrono l’autenticazione a due fattori, quindi, anche se qualcuno malauguratamente rubasse le vostre password, avrà bisogno di un altro step prima di poter accedere all’account.

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