All’Ibm SmartCamp 2015 vince la tecnologia di Horus che fa bene

horus_logo_crowdPrevede lo sviluppo di un assistente personale indossabile per persone ipovedenti e non vedenti il progetto valso alla trentina Horus Technology il premio Ibm SmartCamp 2015.
Realizzato tramite analisi di immagine e comunicazione vocale a conduzione ossea per assistere la persona nella lettura, nel riconoscimento di volti e oggetti e nella mobilità in città, il progetto è stato giudicato da una commissione di 22 esperti attenti a considerare opportunità di business, capacità di gestione e management, innovazione e potenzialità di commercializzazione dei progetti presentati.

Oltre all’opportunità di entrare in contatto con venture capitalist e operatori di mercato, nella logica del Global Entrepreneur Program, il riconoscimento di Ibm consentirà a Horus Technology di avvalersi di 600 mentor e dell’utilizzo di software gratuito Ibm per tre anni.
In modalità as a Service, l’offerta di cloud prevede un programma che offre un credito da mille a 10mila dollari al mese per un anno, per l’infrastruttura SoftLayer e per la piattaforma Bluemix.

A sua volta, sempre per Horus Technology, due mesi di spazi di coworking gratuiti in una delle 13 sedi Talent Garden in Europa, mentre l’incubatore certificato di startup innovative digitali Digital Magics consentirà a Horus Technology di presentare il progetto al proprio club degli investitori aprendo le porte anche ad Alleantia, CloudPlugs e a Nextome, in qualità di finaliste dello Smart Camp di Ibm, per valutare le possibilità di crescita future e di business anche dei loro progetti.

 

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