Zucchetti, fra integrazione e federazione del software

La società svilupperà una generazione di soluzioni aperte e indipendenti supportate da un’infrastruttura a portale e facenti parte di una federazione di applicazioni che inglobano componenti di terze parti

23 settembre 2003Con tutti e con nessuno”. È la risposta che già conoscevamo di Zucchetti, pronta a sviluppare soluzioni software “in grado di girare su tutti i sistemi operativi, sui database più conosciuti e con i linguaggi (Java in testa) più parlati”.
Nuova è, invece, la volontà espressa agli oltre 700 partner intervenuti (che hanno pagato la partecipazione di tasca propria) all’annuale meeting svoltosi recentemente a Rimini, di sviluppare una nuova generazione di soluzioni supportate da un’unica infrastruttura a portale “aperto”.
L’idea – ha spiegato Gregorio Piccoli, responsabile tecnico Linea Ad Hoc, Codepainter e Sitepainter di Zucchetti – è quella di creare applicazioni transazionali che dovranno poi essere federate, ossia fatte diventare elementi comunicanti con gli altri elementi all’interno dell’azienda, e non isole separate”.
Così, la proposta ai partner, in un contesto macroeconomico che non stimola la domanda, è quella di valorizzare il parco clienti installato, informatizzare aree aziendali ancora “vergini” “possibilmente in zone di business profittevoli” e aprendo il gestionale in un’ottica di federazione. “Internet ha ancora molto da offrire – ha affermato Mario Pedrazzini, responsabile area commerciale vendite indirette della software house di Lodi -. Ma la vendita è diventata un processo sempre più articolato che ha reso fondamentale per il partner farsi riconoscere come specialista di settore, anche per contrastare la calata degli Erp vendor stranieri”.

Ecco allora che all’occorrenza l’offerta gestionale di Zucchetti destinata agli “addetti ai lavori, ma non agli utenti specializzati” – come ha ammesso lo stesso management societario -, è chiamata a superare i confini fisici, territoriali, contabili e linguistici per esporre il dato in maniera facilmente fruibile, modificabile e personalizzabile una volta distribuita la soluzione. In che modo? “Riunendo, nel medio-breve periodo, una serie di prodotti Zucchetti e di altri partner che non sia, però, una mera riedizione in chiave Internet dell’installato – ha sottolineato Giogio Mini, responsabile commerciale Linea Ad Hoc, Codepainter e Sitepainter -. Il salto dovrà essere generazionale, così da permettere la creazione di soluzioni aperte e indipendenti dai sistemi proprietari e facenti parte di una federazione collaborativa di applicazioni che inglobano componenti di terze parti. Nel medio periodo, invece, puntiamo alla creazione ex novo di una nuova famiglia di soluzioni Internet per nuovi mercati, che estenda e integri la nostra attuale offerta gestionale”.
Il tutto con un unico punto d’accesso: il Corporate Portal che, tra le altre cose, validerà e profilerà l’utente creando ai partner nuove opportunità di business sull’installato grazie a soluzioni “perfettamente integrabili con l’offerta dei competitor, non solo in ambito paghe, ma anche per la gestione completa delle risorse umane – ha chiarito Sergio Mello-Grand, amministratore delegato di Zucchetti.com -. In questo scenario d’integrazione otterremo un aumento di efficienza e produttività per l’azienda, ma anche vantaggi tangibili per i clienti e i partner. Quest’ultimi potranno lavorare su un vasto spettro di soluzioni che, funzionando su un’unica infrastruttura Web aperta, permetteranno di semplificare il cross e up selling delle applicazioni, presidiando di conseguenza i clienti dall’attacco dei concorrenti”.
Microsoft & Co. sono avvisate.

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