Zte nel segno di Android, Windows 8 e Lte

La società chiude bene il 2011 e prepara un ampio rinnovo di gamma con un chiaro obiettivo: promuovere il brand sui mercati internaizonali.

È stato un buon anno per Zte Corportation.
Il gigante cinese ha chiuso infatti l’esercizio 2011 con un fatturato in crescita del 23,4% a 86,25 miliardi di Rmb, che tradotti in dollari si attestano sui 13,71 miliardi, e con un utile netto attestato a 2,06 miliardi.
Molto bene i terminali, che anno su anno sono cresciuti dei 52,6%, pesando per 26,93 miliardi sul fatturato complessivo, così come importante è stata la crescita sui mercati internazionali che, attestati a 46,76 miliardi di Rmb pesano per il 54,2% sui ricavi totali dell’azienda e registrano una crescita del 24% anno su anno.

Importante, nel corso dell’anno, è stato lo sviluppo delle attività sul fronte Lte.
”Zte – spiega Rosario Moscato, Mobile Device Director della filiale italiana della società – detiene il 7 per cento delle richieste di brevetto su 4G/Lte e opera con 15 centri di ricerca e sviluppo in tutto il mondo”.
Lo scorso anno, in particolare, l’azienda ha siglato più di 30 contratti commerciali Lte e ha mantenuto collaborazioni attive con 100 operatori in tutto il mondo, anche per la realizzazione di reti trial.
In effetti, Lte rappresenta il cuore delle novità di prodotto che l’azienda ha presentato in occasione del Mobile World Congress di Barcellona e che verranno rese disponibili nel corso dell’anno.

Se Lte rappresenta il futuro prossimo, subordinato alla partenza delle offerte commerciali, il presente di Zte molto si gioca su due fronti: Android e Windows 8.
”In questo momento – spiega ancora Moscato – il nostro obiettivo è lavorare bene sul brand. Per questo abbiamo presentato un rinnovo di gamma che non solo tiene conto delle ultime tecnologie disponibili, dai processori Tegra al supporto Dlna per la condivisione dei contenuti fino alla voce in alta definizione, ma si avvicina ai prodotti della concorrenza per le finiture e per i materiali utilizzati”.
Moscato si riferisce in questo caso in particolare al nuovo mimosa X, in arrivo per l’estate, con fotocamera a 8 megapixel e disponibile sia in versione Android sia in versione Windows 8.
”Rispetto al passato ci stiamo muovendo su una fascia più alta, anche se per l’entry level proponiamo i modelli Acqua e Kiss con chipset single core e cuore Android 4.0”.
Sempre con Android è anche Era, quad core con processore nVidia Tegra 3, sistema operativo Android 4, il tutto in un case di 7,8 millimetri.
Il fronte Windows Phone viene invece indirizzato con Orbit e Tania, due modelli entry level destinati a posizionarsi sulla stessa fascia del Lumia 610 di Nokia, l’uno con sistema operativo Mango, l’altro con Mango, entrambi con 4 Gb di memoria interna.
Verranno tutti commercializzati con marchio Zte e dunque si inseriscono nella strategia di promozione del brand su tutti i mercati internazionali.

Lte, per tornare al tema del momento, è centrale nello sviluppo delle nuove chiavette.
”Ne abbiamo sia in versione hotspot, sia a saponetta, sia ancora nella forma classica. Un’offerta rinnovata per meglio cogliere tutte le opportunità che Lte rappresenta. Ogni nuova tecnologia inevitabilmente porta con sé la vendita di nuovi dispositivi: l’importante è che abbia un valore aggiunto intrinseco”.
E Lte, nella visione di Moscato, ce l’ha soprattutto in quegli ambiti applicativi nei quali si richiede il trasferimento di grandi quantità di dati.
”Penso ai servizi di monitoraggio, o al mondo sanitario per il trasferimento di immagini in formato medico: finché la banda non è adeguata questi servizi non sono attivabili. Lte è la tecnologia che cui consente di realizzare quel connected world di cui tanto si parla”.

Per restare in tema di nuovi servi<I,
”In tutta sincerità in questo momento la sensazione è che l’unica applicazione per la quale Nfc viene utilizzato è l’area dei pagamenti. In realtà i servizi veri sono ancora tutti da sviluppare. Ma anche su questo fronte, il potenziale c’è”.

Forte è anche l’interesse di Zte nel mondo dei tablet.
La società ha annunciato in queste settimane un rinnovo di gamma che va dai 7 ai 10 pollici, declinati sia in versione Tegra 3, sia in versione dual core.
Al momento l’offerta è tutta giocata su Android, anche se in prospettiva non mancherà una proposta Windows 8.
”Windows 8 è interessante – conclude Moscato – . Al di là delle caratteristiche del sistema operativo, è importante poter pensare a un concetto di fidelizzazione attraverso diverse piattaforme, partendo dal pc per arrivare al telefono. Qualche limite potrebbe essere rappresentato dai costi: Windows costa comunque più di Android”.

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