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Zoom e Cisco investono in Mio per l’interoperabilità della chat

Mio è una società specializzata nell’interoperabilità della chat, la cui soluzione consente di inviare messaggi cross-platform a colleghi e clienti su Slack, Microsoft Teams, Webex o Zoom.

L’azienda ha ora annunciato che Zoom e Cisco hanno partecipato al finanziamento Series A di Mio per 8,7 milioni di dollari.

Questo investimento da parte di due dei maggiori player del settore della collaboration, ha evidenziato Mio, accelera il percorso verso una nuova era per l’interoperabilità delle chat.

Zoom Cisco Mio

Nell’annunciare il finanziamento, i fondatori di Mio hanno sottolineato come il loro progetto sia stato iniziato con l’intenzione di costruire una rete di messaggistica unificata.

Secondo i fondatori di Mio, non aveva senso che – ad esempio – gli utenti di Slack potessero messaggiare solo con altri utenti di Slack. Oppure, come altro esempio, che fosse difficile per un’azienda che usa Microsoft Teams collaborare con un’altra azienda che non usa Teams.

La vision di Mio è che tutti dovrebbero essere in grado di comunicare tra colleghi, collaboratori e clienti, anche quando si usano app diverse di chat e messaggistica.

Le moderne applicazioni per la collaborazione in team – come Zoom Chat, Webex, Slack e Teams – rendono disponibili estese API pubbliche.

Ed è federando queste API e lavorando con partner come Zoom e Cisco per sviluppare nuove API, che Mio è in grado di offrire un’interoperabilità senza soluzione di continuità tra Webex, Microsoft Teams, Slack e, più recentemente, Zoom.

Mio abilita la messaggistica unificata multipiattaforma tramite direct messaging, chat di gruppo e canali. Gli utenti possono modificare e cancellare i messaggi, organizzare i messaggi in thread, postare reazioni emoji, menzionare gli utenti e caricare file. Il tutto, con una user experience moderna.

Mio sta costruendo un’infrastruttura in grado di elaborare miliardi di messaggi al giorno tra gli utenti di Zoom, Webex, Teams e Slack. E molti dirigenti IT – ha sottolineato l’azienda – sono fortemente interessati al potenziale di interoperabilità senza soluzione di continuità di Mio.

In questo contesto – sottolinea ancora Mio – l’investimento di Zoom e Cisco può assumere un peso rilevante: due tra i principali player del settore della collaboration dimostrano di ascoltare i clienti e di volersi impegnare in un ecosistema aperto.

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