Si definisce con precisione sempre maggiore la strategia di aggressione Xerox verso la riproduzione digitale a colori, dato che il settore rappresenta, secondo la casa, uno dei principali driver di cambiamento nel campo del printing, accanto ad altri t …
Si definisce con precisione sempre maggiore la strategia di aggressione
Xerox verso la riproduzione digitale a colori, dato che il settore
rappresenta, secondo la casa, uno dei principali driver di cambiamento nel
campo del printing, accanto ad altri temi caldi come il print on demand e
la personalizzazione dei documenti a seconda del destinatario. Se può
destare scetticismo il fatto che le fatture a colori vengano pagate con
maggior sollecitudine (+30% secondo ricerche Xerox), è invece indubbio che
un documento che fa uso del colore abbia maggiore impatto e venga recepito
più facilmente rispetto a un parente monocromatico.
Con queste premesse si è aperto ad Amburgo il road show europeo Xerox Powe
r
Color, che ha fatto da palcoscenico ai primi commenti ufficiali al pubblico
relativi all’acquisizione di Tektronix e al lancio di tre nuovi prodotti,
non a caso tutti digitali e tutti "color enabled".
Partiamo proprio da questi annunci introducendo le nuove DocuColor 4 Cp e
DocuColor 12, indirizzate dal produttore verso il segmento generico delle
arti grafiche. Il primo prodotto è una printer-copier di rete low cost,
evoluzione della DocuColor 4 Lp introdotta quest’anno, che offre, grazie
alla tecnologia Ibt (Intermediate belt technology), una qualità di 600×600
dpi a una velocità di 4 pagine al minuto in colore e di 16 in
monocromatico. La stampante-copiatrice accetta formati fino all’A3 e
supporti cartacei fino a 220 grammi. Xerox DocuColor 12, invece, è una
copier-printer a colori estremamente "performante", in grado di sfornare
12,5 pagine al minuto full color e ben 50 in bianco e nero. Anch’essa
basata su tecnologia Ibt, la periferica è disponibile anche in versione
copiatrice stand alone, non interfacciata in rete. La terza novità Xerox
è
dedicata espressamente all’ambito enterprise: si chiama Document Centre
ColorSeries 50 ed è un multifunzione da 50 ppm in monocromatico e 12,5 a
colori che ha nelle caratteristiche di gestibilità centralizzata le propri
e
carte migliori. Il software di gestione CenterWare, nato per la serie
monocromatica Document Centre, è stato, infatti, appositamente modificato
per consentire la gestione di documenti colorati.
Passando al secondo tema caldo del presente Xerox, quello dell’acquisizione
Tektronix, il significato e la portata dell’operazione sono stati chiariti
da Anne Mulcahy, executive vice president della unit General Markets
Operations. Innanzitutto, la manager ha sottolineato come i comparti soho e
general office siano quelli a più alto tasso di crescita. A questo punto,
è
scontato comprendere come l’acquisizione dei prodotti e delle tecnologie
Tektronics sia critica per Xerox. Insieme, i due vendor offriranno,
probabilmente a partire dal prossimo anno, "un numero di printer a colori
office più elevato rispetto a qualsiasi altro competitor, oltre a una
famiglia completa di stampanti di rete in bianco e nero". Non va
dimenticato il vasto canale distributivo di Tektronix, che consentirà a
Xerox di raddoppiare il proprio numero di rivenditori portandoli a 16mila a
livello mondiale. Dal punto di vista tecnologico, lo standard solid ink
proprietario di Tektronix potrà rivelarsi un’arma in più. La Mulcahy ha
fatto capire che Xerox si riserverà il giusto tempo per decidere verso
quale target specifico indirizzarlo, ma che intende proseguire gli sviluppi
con un team di persone dedicato, per sfruttarne le potenzialità soprattutt
o
sul fronte velocità (teoricamente, la tecnologia può arrivare a produrre
ben 100 pagine al minuto a colori). Benché il nome Tektronix sia destinato
a scollegarsi dal mondo della stampa, Xerox manterrà con tutta probabilit
à
il marchio Phaser associato al solid ink, così come continuerà la politi
ca
della fornitura gratuita dell’inchiostro nero.