Wtc: la sostituzione dei materiali distrutti non aiuterà il settore high-tech

Secondo Idc, l’effetto inibitorio dei consumi dei recenti eventi inciderà pesantemente sulla contrazione degli investimenti It.

La sostituzione dei computer e degli altri dispositivi andati distrutti nel corso degli attentati terroristici di martedì scorso costerà diverse centinaia di milioni di dollari. Tutto questo, tuttavia, non avrà conseguenze decisive sulla ripresa del settore It, un settore in forte rallentamento. L’analisi è apparsa nei giorni immediatamente successivi ai gravissimi fatti sul quotidiano Wall Street Journal, che aggiunge come anche il mercato tecnologico sarà penalizzato dall’eventuale comportamento dei consumatori. In seguito agli attentati, un parallelo crollo della cosiddetta “fiducia del consumo” potrebbe avere un impatto molto negativo sulla spesa complessiva. Un segno immediatamente visibile di questa sfiducia sarà forse il mancato raggiungimento degli obiettivi trimestrali per parecchie aziende informatiche. Citando le parole di John Gants, il responsabile di tutte le ricerche in casa Idc, il giornale scrive che “non saranno i pc sostitutivi ad arricchire i costruttori”. Secondo Gants le aziende colpite dalla totale distruzione delle torri gemelle del World Trade Center dovranno affrontare una spesa non inferiore ai 250 milioni di dollari, una frazione trascurabile dei 450 miliardi di dollari spesi ogni anno in tecnologie. Lo stesso Gants si è affrettato a ribassare ulteriormente le sue previsioni sulla crescita complessiva della spesa IT, scese a un modesto +3% annuo dopo il +5% già ipotizzato per il peggiore degli scenari.

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