L’azienda di Redmond ha allargato al sistema completo le possibilità delle associazioni non profit che possono ora acquisire il sistema operativo una sola volta, fino a un massimo di 50 licenze, al costo amministrativo di 5 euro a licenza.
Oltre 2,5 milioni di euro. A tanto ammonta il controvalore commerciale corrisposto da Microsoft grazie all’inserimento di Windows 7 nel catalogo del Programma di Donazione Techsoup Italia. Introdotta in tutti e 30 i Paesi in cui la piattaforma non profit che distribuisce online i pacchetti Microsoft e di altre aziende informatiche è presente, l’opportunità offerta dall’azienda di Redmond allarga al sistema completo le possibilità delle associazioni non profit che possono acquisire l’intera versione del sistema operativo una sola volta, fino a un massimo di 50 licenze, al solo costo amministrativo di 5 euro a licenza.
Fino a oggi le associazioni non profit avevano, infatti, la possibilità di acquisire in donazione soltanto gli aggiornamenti dei sistemi operativi già in loro possesso. In questo modo, il Programma di Donazione Software Microsoft avviato nel 2010 da BITeB, ossia il Banco Informatico Tecnologico e Biomedico, rappresenta sia un importante salto di qualità per il non profit, sia un’occasione unica per migliorare la propria dotazione informatica e, soprattutto, per sanare la propria posizione nel caso di utilizzo di software irregolari.
Ci credono, in particolare, il direttore generale del BITeB Bruno Calchera e il direttore Responsabilità Sociale di Microsoft Italia Carlo Iantorno. L’uno intenzionato a far crescere le associazioni di volontariato nostrane attraverso la tecnologia diventando “il punto di riferimento del non profit italiano per l’aggiornamento tecnologico”, l’altro a supportare lo sviluppo del terzo settore “contribuendo in maniera più efficace alla produttività e all’efficienza delle oltre 200mila associazioni non profit e di volontariato che operano in Italia“.
