Volumi di server venduti, previsioni al ribasso

Nel secondo trimestre 2002, Idc stima, rispetto allo scorso anno, una contrazione delle vendite intorno al 14,5%. Ma questo potrebbe essere l’ultimo periodo negativo, poiché per il futuro anche a breve è prevista una ripresa. Molte attese sono riposte sui server blade.

Il secondo trimestre dell’anno sta assumendo proporzioni negative per i volumi di server venduti, anche se all’orizzonte si profila un possibile miglioramento. È l’opinione degli analisti di Idc, che venerdì hanno apportato una revisione al ribasso alle loro stime di fatturato per il mercato mondiale. Secondo Idc il volume unitario di server venduti dovrebbe subire una contrazione pari al 14,5% rispetto ai valori dello stesso trimestre 2001. Il confronto anno su anno nel primo quarto aveva registrato un meno 201% per i potenti sistemi utilizzati per l’archiviazione e il trattamento dei dati sulle reti informatiche. La tendenza al ribasso dovrebbe tuttavia rappresentare una tendenza a breve termine: per il terzo e quarto trimestre si prevede un ritorno delle vendite, che dovrebbe proseguire anche nel 2003.

Per quest’anno la tendenza complessiva dovrebbe vedere un calo del 5% sul 2001. Scrive Vernon Turner, vice presidente del gruppo enterprise in Idc, in una dichiarazione: «Dopo quasi due anni di battaglie in un quadro di difficili condizioni economiche e tagli agli investimenti in capitale, il mercato dei server è in buona posizione per riguadagnare terreno nel 2003 e negli anni successivi».
Un’area molto promettente è quella dei cosiddetti blade server, che da qui al 2006 potrebbero coprire un quinto dei sistemi venduti. I blade server sono a grandi linee dei piccoli server montati su schede a loro volta impilate e inserite nei rack. In altri segmenti del mercato Idc prevede un declino dei mainframe, che passeranno dal 13 all’8% del totale del mercato del 2006, col graduale passaggio all’adozione di sistemi Unix e Windows, specialmente in Giappone. Il settore dovrebbe riprendersi dopo due anni di netto malessere, con un tasso di crescita annuo medio che sfiorerà il 4% e porterà nel 2006 a un valore complessivo di quasi 67 miliardi di dollari.

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