VmWare alza il tiro della virtualizzazione

Con le versioni di ESX Server e VirtualCenter che arriveranno nel 2006 lo specialista potenzierà il supporto SMP e la scalabilità.

VmWare, sussidiaria di Emc, si appresta a fare il salto di qualità che potrebbe portare la sua tecnologia di virtualizzazione per architetture x86 verso l’utilizzo all’interno di progetti di consolidamento e datacenter di grandi dimensioni. Tali ambizioni sono incarnate dalle nuove versioni di due prodotti, ESX Server 3 e VirtualCenter 2, attualmente in beta testing e previste in uscita durante il primo trimestre del 2006.


Il primo software, che consente di realizzare più server virtuali su una singola macchina fisica, supporterà con la nuova release server fino a quattro processori (SMP, o Symmetric multiprocessing, a quattro vie), ampliando l’attuale limite di due chip fisici. Sarà estesa anche la quantità di memoria assegnabile a ciascuna virtual machine, dai 3,6 Gb attuali fino a 16 Gb.


VirtualCenter 2 (sistema di gestione che governa il funzionamento dei sistemi con Esx Server) aumenterà invece sostanzialmente la scalabilità, consentendo di gestire, secondo le dichiarazioni del produttore, centinaia di server e migliaia di macchine virtuali.


Utilizzate insieme, le due release dovrebbero poi fornire due ulteriori benefici. Il primo, chiamato Distributed Availability Services, consentirà di individuare le macchien virtuali non funzionanti e di riavviarle automaticamente. La seconda funzione, Distributed Resource Scheduling, è particolarmente interessante perché permetterà al software di controllo di indirizzare i carichi di lavoro attraverso un gruppo di server, ottimizzando l’utilizzo delle macchine fino alla soglia dell’80%.

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