Virtualizzazione, le mosse di Microsoft e VmWare

La casa di Remond toglie alcune funzioni a Viridian per rispettare i tempi di rilascio. Presentata la sesta versione di VmWare Workstation che supporta ora Vista.

Mike Neil, general manager Microsoft per quanto riguarda le soluzioni per la
virtualizzazione, ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dello sviluppo
del progetto Windows Server Virtualization, conosciuto con il nome in codice
di "Viridian". Neil ha spiegato che è stato necessario eliminare
alcune funzionalità dal prodotto giustificando la decisione con l’importanza
di rispettare i tempi di rilascio del software.

In particolare, ad essere per il momento "depennate", sono la funzione
per la migrazione in tempo reale di macchine virtuali da un server all’altro,
quella per l’aggiunta "al volo" di nuovi componenti virtuali (processori,
memoria, periferiche di memorizzazione e via dicendo), il supporto per oltre
16 processori (ad esempio, quattro CPU quad-code; otto dual-core).

Secondo quanto dichiarato da Microsoft, i ritardi che interessano Viridian,
non avranno alcuna influenza sul rilascio di Longhorn Server – che dovrebbe
chiamarsi Windows Server 2008 (la conferma ufficiale dovrebbe arrivare nel corso
del prossimo WinHEC, in programma dal 15 al 17 Maggio a Los Angeles) -.

VMWare rilascia invece la sesta versione del suo tool per la virtualizzazione.
Tra le nuove caratteristiche di VMWare Workstation 6.0 vi sono il supporto per
Windows Vista, per le periferiche USB 2.0, per il "dual monitor".

VMWare supporta una vasta gamma di sistemi operativi differenti tra i quali
Windows, Linux, Solaris, FreeBSD e Novell NetWare. Il prodotto per la virtualizzazione
può operare correttamente su sistemi a 64 bit ed è in grado di
gestire sino a dieci schede di rete. Workstation 6.0 è compatibile con
Vista sia in modalità host che in modalità guest: in questo modo
sarà possibile ad esempio eseguire applicazioni che presentano problemi
di funzionamento con l’ultimo dei sistemi operativi Microsoft.

Parallelamente, viene messo anche a disposizione l’"ACE Option Pack"
che consente agli amministratori di creare, in modo sicuro e centralizzato,
immagini di macchine virtuali. Queste possono poi essere eventualmente trasferite
anche su dispositivi portatili (ad esempio, su chiavi USB).

Tra le nuove funzionalità "sperimentali", vi è quella
che effettua la "registrazione" di tutte le azioni compiute dagli
utenti all’interno della macchina virtuale. In questo modo è possibile
riprodurle successivamente in qualsiasi momento. Un approccio simile garantisce
una rapida risoluzione di bug e problematiche software dato poiché eventuali
errori divengono facilmente riproducibili.

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