Server: i contro della virtualizzazione

Secondo Idc le crescite nel mercato x86 saranno nei prossimi anni condizionate dalla diffusione della virtualizzazione, che porta le aziende a contenere gli investimenti.

È una previsione di lungo periodo, quella rilasciata da Idc nella giornata
di ieri e relativa allo sviluppo del mercato dei server x86 nel periodo
2006-2010.

Secondo la società di analisi, che in
precedenti anticipazioni aveva parlato di una crescita nell’ordine del 61%, oggi
si attesta su tassi decisamente più conservativi e sostiene che nel periodo in
esame il comparto crescerà di un più modesto 39%.


Concretamente, va detto, significa che all’appello mancheranno qualcosa come 4,5 milioni di pezzi, con una riduzione della spesa complessiva nell’ordine dei 2,4 miliardi di dollari.
Tutta colpa, se di colpa si può davvero parlare, della
diffusione delle tecniche di virtualizzazione, che consentono alle aziende di
ridurre le spese destinate alle macchine.


I server che integrano tecnologie di virtualizzazione sono, secondo Idc, destinati a crescere sensibilmente nei prossimi quattro anni. Nel 2010, dicono le previsioni, saranno venduti 1,7 milioni di server fisici destinati a far girare macchine virtuali: saranno il 14,6% del totale, laddove nel 2005 erano solo il 4,5%.

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