Va forte il phishing tricolore

I dati trimestrali indicano una forte crescita dei tentativi di furto dei dati. Poste italiane nel mirino

Il phishing in versione tricolore viaggia con il vento in poppa. Con Poste
italiane nel mirino (l’87% dei tentativi riguarda false mail che arrivano dalle
Poste) sono stati 225 negli ultimi tre mesi i casi di phishing all’interno del
territorio nazionale. Secondo l’analisi di Anti-phishing Italia
ci sono stati 2,5 tentativi al giorno con un aumento rispetto allo stesso
periodo dello scorso di oltre il 1700%. Dietro Poste Italiane, con il 6% dei
tentativi, c’è Banca Intesa seguita poi da eBay, il sito delle aste online.



Secondo la definizione di Anti-phishing Italia il
phishing, nella sua forma più classica, è “una variante di frode
telematica
perpetrata con lo scopo di sottrarre con l’inganno dati ed
informazioni riservate (username, password, numeri di carte di credito, ecc) dei
malcapitati”
. In pratica false email inviate apparentemente da un istituto
di credito o dalle poste, chiedono di aggiornare i propri dati con user e
password del proprio conto corrente. In realtà però i dati sono forniti a un
sito web realizzato dal truffatore per dare l’impressione alla malcapitata
vittima di turno di trovarsi nel sito del proprio istituto di credito, quindi
sentirsi al sicuro, e fornire così i dati d’accesso al proprio
conto on-line, numeri di carte di credito ed altre dati personali. Tutte
informazioni che saranno successivamente utilizzate dal phisher, per svuotare il
conto corrente dello sventurato.

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