La memoria e la sua gestione è, come si sa, una delle componenti più critiche nell’architettura dei personal computer. Una componente in grado di influire pesantemente sui rendimenti dei sistemi. Oggi la tecnologia ha fornito importanti r …
La memoria e la sua gestione è, come si sa, una delle componenti più
critiche nell’architettura dei personal computer. Una componente in grado
di influire pesantemente sui rendimenti dei sistemi. Oggi la tecnologia ha
fornito importanti risposte a questa problematica, ma come spesso succede
in campo industriale, la mancanza di direttive comuni fa lievitare i prezzi
e innervosisce i costruttori. Per affrontare la questione alla radice,
Intel sta per annunciare, insieme a costruttori come Samsung, Micron
Technology, Infineon, Nec e Hyunday, una sorta di comitato congiunto per lo
sviluppo di uno standard comune per la Ram del futuro. La nuova
architettura non sarà verosimilmente disponibile prima del 2003, ma
dovrebbe servire a fugare le perplessità che oggi circondano tecnologie
proprietarie come quella proposta da Rambus tramite una formula di
licensing piuttosto oneroso.
Quella annunciata domani nel corso di un convegno in Corea, si chiamerà
Advanced Dram Technology e rappresenta una sorta di evoluzione rispetto
agli attuali chip di Dram sincrona, o Sdram, utilizzabili da costruttori di
pc e fabbricanti di schede madri senza versare alcuna royalty. Il progetto
Adt rappresenta uno di quei cambiamenti epocali che, dicono gli esperti,
finora si sono verificati al ritmo di uno ogni sette anni. Intel
ufficialmente supporta la tecnologia sviluppata da Rambus, ma l’industria
dei chip di memoria e dei loro utilizzatori lamentano, oltre al prezzo da
pagare per i diritti di accesso al brevetto, la lentezza che caratterizza
l’uscita della componentistica di controllo. E’ probabile che Rambus – che
non fa parte, almeno inizialmente, del consorzio Adt – avrà un ruolo
importante nella stesura delle nuove specifiche.