La società incrementa utili e fatturato. Bene i contratti a lungo termine.
Nel secondo trimestre dell’esercizio fiscale in corso, chiuso il 30 settembre scorso, CA ha registrato un fatturato di 1,107 miliardi di dollari, in crescita del 4 per cento rispetto agli 1,067 miliardi del pari periodo dell’anno precedente. Su base semestrale, il fatturato ha raggiunto quota 2,194 miliardi di dollari, in crescita del 5 per cento sull’anno precedente.
Per quanto riguarda gli utili, su base trimestrale si parla di reddito operativo GAAP netto di 209 milioni di dollari, pari a 39 centesimi per azione, in crescita rispetto ai 137 milioni di dollari, pari a 26 centesimi per azione, del secondo trimestre del precedente esercizio.
Su base semestrale si parla di reddito operativo GAAP netto di 409 milioni di dollari, pari a 76 centesimi, in crescita del 31% rispetto ai 266 milioni di dollari, pari a 49 centesimi per azione, del precedente semestre.
Positiva la valutazione complessiva del trimestre, che si chiude secondo il Ceo della società John Swainson, all’insegna della solidità malgrado la difficile congiuntura.
Una ripartizione per aree geografiche del risultato, attribuisce al mercato nordamericano una crescita complessiva del 3% e all’International una crescita del 4%.
Cresce del 44% il portafoglio contratti sottoscritto nel secondo trimestre, che raggiunge quota 1,502 miliardi di dollari. Sempre su base trimestrale, sono 17 i contratti di licenza siglati, il cui singolo valore superava i dieci milioni di dollari.
E’ importante anche sottolineare come la durata media dei contratti di abbonamento e manutenzione stipulati nel secondo trimestre è cresciuta raggiungendo i 4,14 anni, contro i 2,97 anni del secondo trimestre dell’esercizio fiscale precedente.
Pesano su questo dato i numerosi contratti di importo rilevante con durata quinquennale stipulati nel periodo in esame.
Sulla base di questi dati, CA ha deciso di rivedere al rialzo le proprie previsioni di crescita in particolare per quanto riguarda il portafoglio contratti, l’utile per azione e il cash flow operativo.
