Un virus mi impedisce di utilizzare il notebook

Il mio PC portatile è diventato inutilizzabile a causa di un virus o di un malware. L’avvio di Windows (XP SP3) riesce, si presenta la schermata di selezione dell’utente, effettuo regolarmente l’accesso e nel giro di qualche secondo mi trovo nel …

Il mio PC portatile è diventato inutilizzabile a causa di un virus o di un malware. L’avvio di Windows (XP SP3) riesce, si presenta la schermata di selezione dell’utente, effettuo regolarmente l’accesso e nel giro di qualche secondo mi trovo nel desktop, ma da quel momento diventa impossibile fare qualunque cosa: tentare di aprire una cartella, il Pannello di Controllo, l’icona dell’antivirus, il web browser, perfino Gestione attività. Vengo sempre bloccato da un messaggio secondo cui il PC è infettato da un virus e l’operazione è stata bloccata per motivi di sicurezza. In queste condizioni non riesco neppure a copiare i file più importanti su un disco esterno per metterli al riparo. Come posso procedere?

Se il PC è finito così completamente sotto il controllo del virus o malware, diventa impossibile curarlo eseguendo antivirus, procedure o regolazioni dal computer stesso, sebbene il disco non sia stato corrotto al punto da essere illeggibile: Windows infatti si avvia.

Non resta che “curarlo chirurgicamente” utilizzando un altro computer sano, preferibilmente desktop. La procedura consigliata richiede un secondo PC provvisto dell’interfaccia hard disk adatta all’hard disk del portatile da curare (SATA o IDE 2.5″). Occorre molta attenzione in quanto si dovrà accedere all’hardware del portatile. Si dovrà inoltre prestare attenzione alle minuscole viti che dovranno essere rimosse per lo smontaggio.

Assicurarsi che nell’ambiente di lavoro non vi siano pericoli di elettricità statica (come tappeti o calze di lana e scarpe di gomma). Preferibilmente utilizzare un braccialetto antistatico durante il lavoro, o quantomeno toccare frequentemente parti metalliche dello chassis del computer durante lo smontaggio.

Anzitutto scollegare il portatile dall’alimentazione e rimuovere la batteria. Individuare, sul fondo del portatile, il pannello che nasconde l’hard disk. Rimuoverlo e asportare delicatamente l’hard disk (attenzione a non piegarne i contatti mentre lo si sfila dalla sede).

Sul PC “di appoggio” effettuare un aggiornamento totale di antivirus (per es. AVG free edition), antispyware (per es. AD-Aware free) e antimalware (per es. Spybot-S&D). Dopodichè, spegnere e scollegare dall’alimentazione anche il computer “di appoggio”.

Aprirlo e collegargli il disco rimosso dal portatile infetto (in alternativa al collegamento interno è possibile utilizzare un accessorio USB-IDE-SATA) Nel caso di hard disk IDE 2.5″ l’alimentazione è fornita tramite il connettore unico; se l’hard disk è SATA occorrerà invece una connessione di alimentazione separata, facilmente reperibile in un PC desktop (eventualmente scollegando provvisoriamente un altro disco SATA).

Avviare il PC di appoggio, configurare se necessario il disco aggiuntivo nel BIOS in modo che venga visto, poi accedere a Windows e in Esplora risorse riconoscere la nuova unità disco.

Non aprirla con doppio clic – ciò potrebbe causare l’infezione del PC sano – ma utilizzare tasto destro e Esplora. Lanciare sul disco da “disinfettare” una scansione antivirus, una antispyware e una antimalware. A seconda delle dimensioni del disco potrebbero volerci ore. Meglio quindi lanciare queste operazioni la sera (al limite anche tutte e tre in parallelo) in modo che possano essere eseguite in nottata senza interferenze.

Al termine, far rimuovere (o almeno far mettere in quarantena) tutte le infezioni riscontrate dai tre programmi, poi uscire da Windows, spegnere il PC sano, scollegare il disco e reinstallarlo con cautela nel portatile; ripristinare viti e sportelli e riavviare la macchina “risanata”.

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