Un nuovo gruppo per l’interoperabilità dei tool Java

Sun, Oracle e Bea danno vita a Java Tools Community, che opererà in stretta collaborazione con Java Community Process

7 gennaio 2004 Sun Microsystems,
Oracle e Bea sono i principali promotori
di Java Tools Community (Jtc), un gruppo di lavoro costituito
con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità dei tool Java e di conseguenza
promuovere l’adozione della piattaforma tra gli sviluppatori.
Il gruppo
dovrebbe lavorare a stretto contatto con Java Community Process
(Jcp), l’organizzazione guidata da Sun a tutela e controllo degli standard
Java.
Nelle intenzioni dei promotori, Jtc dovrebbe mettere a punto nuovi tool
nel rispetto degli standard Jcp e in particolare modelli di oggetti, documenti,
sottosistemi e framework.
Nel suo ruolo, Jtc rilascerà raccomandazioni e
proporrà specifiche così da facilitare lo sviluppo di tool che a loro volta
rendano più facile ed efficace la realizzazione di applicazioni Java.
La
stampa americana parla di un certo scetticismo aleggiante intono alla notizia
della nascita del nuovo gruppo di lavoro. Scetticismo che nasce dal timore che
in essa si replichino gli stessi difetti già evidenti in Jcp e in particolare
una certa inefficienza e una certa lentezza nel finalizzare gli standard.
Il
timore è che il gruppo di lavoro, invece che contribuire a migliorare la catena
di sviluppo finisca per rappresentare un ulteriore appesantimento del
processo.
Pronta la replica dei partecipanti al gruppo di lavoro, i quali si
dicono convinti che Jtc non solo sarà un facilitatore per l’intera comunità
degli sviluppatori, ma aiuterà a rendere più facile la strada verso la maggiore
toolability” di Java, che poi è l’obiettivo al quale puntano
tutti coloro che hanno scelto questo ambiente.
Di fatto, sostengono alcuni
analisti, Jtc potrebbe essere la chiave con la quale si cerca di replicare nel
mondo Java l’esperienza fatta da Microsoft con .Net.
Quanto a
Eclipse, le distanze restano invariate. Presa d’atto della
nascita del nuovo gruppo di lavoro da parte di Ibm – che di Eclipse è principale
promotore – e generica disponibilità a collaborare. Da parte di Jtc una
prevedibile dichiarazione nella quale si sostiene che il lavoro del gruppo
non deve essere considerato in competizione con quello di Eclipse.

Comunque stiano le cose, il fatto vero è che Ibm sembra essere uno dei
grandi assenti del neocostituito gruppo, nel quale oltre alle aziende già
citate figurano anche Compuware, Embarcadero, Iopsis, JetBrains, Quest e
Sap.
Assente Ibm e assente anche Borland, che pure offre
tool di sviluppo tanto per l’ambiente Java tanto per .Net. Dopo una iniziale
collaborazione, sarebbe la giustificazione dell’azienda, Borland ha deciso di
non entrare a far parte del gruppo poichè ritiene non vi sia abbastanza
chiarezza rispetto ai rapporti tra Jtc e Jcp. La scelta dell’azienda, dunque, è
quella di aspettare e vedere come si svilupperanno le cose nei prossimi
mesi.

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