Un modello di business per la Desktop Tv

La School of management del Politecnico sforna un osservatorio sulle nuove Tv. IL dominio del satellite

La vecchia Tv non è più sola. Attorno sono spuntate altre televisioni che la School of management del Politecnico di Milano ha censito con la prima edizione del suo nuovo osservatorio. Sono Tv spesso piccole (satellitare a parte) con numeri ancora bassi, ma che contribuiscono ad allargare lo spettro del possibile utilizzo della televisione con modi di fruizione di versi dal passato.

E che rappresentano una potenziale minaccia per il vecchio tubo catodico da non sottovalutare. La ricerca coordinata da Andrea Rangone ha catalogato le nuove tv secondo una tassonomia che prevede le Sofa (Sat, Dtt, Iptv), Desktop (i canali fruibili via Web) e Hand Tv (disponibili sul mobile) che valgono circa 1.500 canali per una raccolta pubblicitaria di 2,5 miliardi di euro. Di questi però oltre il 95% è realizzato dalle Sofa Tv e in particolare dal satellite di Sky, mentre al resto vanno qualche decina di milioni di euro con prevalenza delle Hand Tv rispetto alle Desktop. Nel dettaglio le Sofa corrispondono a 444 canali, le desktop valgono 812 canali e le Hand Tv 151 canali. Questa enorme offerta è caratterizzata dal fatto di rivolgersi al consumatore finale utilizzando le tecnologie digitali, indipendentemente dal format di aggregazione e strutturazione dei contenuti Video e dalle occasioni e modalità di fruizione. Così in questo tipo di Tv ci sono i normali palinsesti, ma anche le proposte on demand che rappresentano una delle novità delle nuove Tv. Secondo Umberto Bertelé, Presidente della School of Management del Politecnico di Milano,

“Il quadro evidenzia chiaramente come, ancora una volta, il canale Internet fatichi a trovare un modello di business adeguato al suo sviluppo, anche se si registra negli ultimi anni una forte crescita della pubblicità sul Web. Sono oltre 800 i canali che abbiamo censito sul Web, ma di questi solo poco più di 500 hanno un’offerta adeguata. Gli attori del mercato, inoltre, cambiano profondamente a seconda dell’ambito considerato. Troviamo infatti i broadcaster televisivi nel settore delle Sofa Tv, troviamo editori tradizionali (49%), pure player (37%), editori web (8%) e enti pubblici e istituzioni (6%) nel campo delle Desktop Tv. In mano agli operatori di telecomunicazioni sono le Hand Tv”.

La difficoltà di trovare un modello di business dipende però anche dalla mancanza di contenuti. In questo momento la lotta fra i “piccoli” (soprattutto Desktop), la vecchia Tv e quella satellitare è impari. I contenuti forniti dagli utenti funzionano ma con pochi siti (Youtube, Dailymotion) e per il resto l’offerta, come certificato dall’indagine del Politecnico è di scarso livello.

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