Un mediatore fra Microsoft e Doj

Il processo antitrust contro Microsoft, come previsto da diverse parti dopo il primo giudizio negativo per Bill Gates e soci, potrebbe concludersi prima di intraprendere ulteriori step giudiziari. Le parti in causa, infatti, hanno accettato di confront …

Il processo antitrust contro Microsoft, come previsto da diverse parti dopo
il primo giudizio negativo per Bill Gates e soci, potrebbe concludersi
prima di intraprendere ulteriori step giudiziari. Le parti in causa,
infatti, hanno accettato di confrontarsi di fronte a un mediatore, nominato
nella persona di Richard Posner, capo della Corte d’appello di Chicago.
Toccherà a lui stabilire quali modalità avranno i colloqui e quando
inizieranno. La decisione è stata espressa volontariamente dalle due parti
e le discussioni avranno uno svolgimento del tutto privato, dunque con un
mediatore che non si comporterà da giudice.
La nomina di Posner è stata accolta favorevolmente tanto da Microsoft
quanto dal Dipartimento Usa di giustizia. Ciononostante, il lavoro del
giudice Thomas Penfield Jackson continuerà secondo il programma e ora si
attendono le presentazioni delle conclusioni sul primo giudizio "fattuale",
prima del Doj e poi di Microsoft.
Per Bill Gates, comunque, non c’è pace. A carico della sua azienda,
infatti, è stata avanzata una causa da parte di alcuni avvocati, che
rappresentano una vasta fetta di popolazione californiana. L’operazione è
una diretta conseguenza del giudizio emesso da Jackson e potrebbe dare la
stura a numerose altre analoghe azioni. L’accusa, infatti, è di monopolio
nel campo dei sistemi operativi, con tanto di abuso commerciale ai danni
degli acquirenti di Windows 95 e 98. L’istanza è indirizzata alla Corte
Superiore della California e per ora non contiene rivendicazioni
finanziarie.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome