Un chip per l’identità

A seguito della legge Bassanini e attraverso la società romana Identitas

Il progetto Carta di identità elettronica (Cie) nasce nel 1997 con la “legge Bassanini” e ha l’obiettivo di realizzare una carta con cui i Comuni possano offrire dei servizi ai cittadini. Oggi il piano di digitalizzazione varato dal Governo impone a tutti i Comuni l’emissione della carta d’identità elettronica. Il ministero dell’Interno ha pubblicato le linee guida che i Comuni devono rispettare nell’implementazione del progetto e che le aziende fornitrici di prodotti hardware e software devono seguire per la presentazione delle offerte.


Identitas è la società romana nata nel 2004 proprio per la messa a regime della Carta d’identità elettronica, offrendo assistenza, supporto, e consulenza ai Comuni che hanno avviato la sperimentazione della Cie e soluzioni ad hoc ai Comuni che intendono avviare le procedure per la realizzazione di stazioni di emissione della Cie. Non si può parlare di Cie senza affrontare il delicato argomento dell’e-government che rappresenta, secondo Cristina Fregnan, responsabile marketing e comunicazione di Identitas, «un passaggio innovativo fondamentale, inserito nel processo di profonda trasformazione che tutti gli Enti pubblici stanno affrontando per servire cittadini e imprese come “clienti” da gestire con la massima attenzione». Questo non vuol dire che le Amministrazioni debbano operare in un’ottica di profitto, ma più semplicemente che il loro obiettivo diventa quello di erogare servizi in linea con le esigenze di chi ne usufruisce. La soddisfazione di chi riceve il servizio diventa così lo strumento fondamentale di verifica della qualità del servizio stesso.

La Cie si iscrive a pieno in questa trasformazione come lo strumento che rivoluziona il rapporto tra cittadini e Pa: una “smart card” (dotata di un microprocessore in grado di archiviare, gestire ed elaborare informazioni) delle dimensioni standard di un bancomat o di una carta di credito, destinata a svolgere le funzioni di documento d’identità e di carta dei servizi. Per promuovere i Progetti Cie, Identitas si avvale di una rete di 25 operatori che seguono direttamente gli Enti locali. «L’offerta dei nostri prodotti avviene – continua Cristina Fregnan – sia attraverso offerte dirette a richiesta di un preventivo da parte del Comune o tramite la partecipazione a bandi di gara. Supportiamo i nostri partner nell’elaborazione delle offerte e nell’analisi dei bandi di gara, diamo loro la consulenza per le nuove istallazioni e organizziamo corsi tecnici e meeting per l’analisi delle strategie commerciali». Il referente responsabile del progetto all’interno dei Comuni è, in genere, il responsabile dei servizi demografici, il responsabile It o il responsabile Ced. Non mancano, però, i Comuni di più grandi dimensioni, in cui l’interlocutore è l’Edp manager.
Per Identitas quello della Pubblica amministrazione è comunque un mercato in cui è difficile addentrarsi. «Entrare in contatto con i canali giusti e con i responsabili di riferimento non è sempre facile. Non bisogna dimenticare neanche che le normative elaborate dalla Consip impongono il rispetto di determinati standard qualitativi di cui le aziende devono tener conto nell’offerta di prodotti e servizi» conclude Cristina Fregnan. Considerazioni da non trascurare per quegli operatori Ict che intendessero avventurarsi in questo mercato.

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