Un 2002 deludente anche per Atos Origin

La società ha leggermente ribassato le stime di crescita per l’anno in corso, a causa della ridotta domanda di consulenza e integrazione di sistemi. Positivo, comunque, il primo trimestre.

Dovrebbe essere compresa tra il 7 e l’8% la crescita di Atos Origin prevista per il 2002. Lo ha comunicato ai mercati la stessa società, che in un primo tempo aveva stimato sul 9% l’aumento di fatturato per l’anno in corso. Secondo il presidente e Ceo, Bernard Bourigeau, la causa è da ascriversi alla bassa domanda di consulenza e system integration: “Ma rimaniamo fiduciosi di poter raggiungere un margine operativo sull’8,5%”, ha detto il top manager della casa francese.
Va detto che per ora l’andamento do Atos Origin non appare affatto deludente. Nel primo trimestre 2002, infatti, il margine operativo è salito al 9%, contro l’8,2% di dodici mesi fa, a fronte di vendite pro forma cresciute del 2,5% (749 milioni di euro). Inoltre, se si verificassero le previsioni espresse sopra, il risultato sarebbe comunque migliore rispetto al più 7,3% registrato in tutto il 2001.

L’area della system integration rappresenta l’anello debole del business di Atos Origin, avendo perso il 12% rispetto a un anno fa e non ci sono previsioni che la domanda si riprenda prima del 2003. Sono invece cresciuti del 23% i managed service, anche grazie al contratto da 300 milioni di dollari in sei anni firmato con Kpn per gestire 25mila workstation. Più contenuta (6%) l’ascesa dei servizi Web, ma il totale di queste ultime due voci raggiunge il 59% del business complessivo dell’azienda francese.

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