Ultime su Soa

Ibm vicina al raddoppio degli sforzi. L’opensource sempre più sulla tematica.

A breve si attende un rinforzo da parte di Ibm relativo all’offerta per le Service oriented architecture. Un tambureggiare di voci d’Oltreoceano, infatti, segnala Big Blue pronta a parlare del nuovo WebSphere Application Server, ovvero del perno operativo per la costruzione delle Soa, intendendo queste come un costrutto di servizi Web che abilitano la comunicazione fra reti differenti.

Si ritiene che del pacchetto di rinnovo faccia parte anche la suite Soa Governance, che Ibm ha ufficialmente rilasciato la scorsa settimana.

Il concetto di architetture orientate ai servizi attrae sempre più anche l’universo opensource. Già si è detto, nel merito, di JBoss. Ora compare sulla scena LogicBlaze, startup che per bocca del Ceo, Winston Damarillo, manda a dire che open e Soa si trovano a meraviglia.

LogicBlaze ha rilasciato una suite di codice opensource, Fuse, indirizzata a creare un’architettura di servizi Web. Il software di Fuse proviene prevalentemente dall’attività di incubatore della Asf (Apache Software Foundation) ed è strettamente connesso con Geronimo, ovvero l’application server Java patrocinato dall’Asf, che altro non è che WebSphere Community Edition.

Fanno parte della suite anche Apache ActiveMq, un sistema basato su un’implementazione del Java Messaging Service, che, benché ancora in fase progettuale, consente di sviluppare messaggi transazionali fra application server, applicazioni infrastrutturali, database e Web service, e Apache ServiceMix, codice open che è funzionale al primo per la gestione dei messaggi.

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