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Facilitare l’ecommerce, nuova proposta UE

Bruexelles vuol semplificare l’ecommerce: la Commissione europea ha presentato oggi un pacchetto di misure per consentire ai consumatori e alle imprese di acquistare e vendere online prodotti e servizi in modo più semplice e sicuro in tutta l’UE.

Il pacchetto odierno per l’ecommerce è composto da:

  • una proposta legislativa per contrastare il blocco geografico ingiustificato e altre forme di discriminazione in base alla nazionalità o al luogo di residenza o di stabilimento;
  • una proposta legislativa sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi per aumentare la trasparenza dei prezzi e migliorare la sorveglianza normativa;
  • una proposta legislativa per migliorare l’applicazione dei diritti dei consumatori e fornire orientamenti che chiariscano, tra l’altro, cosa costituisce una pratica commerciale sleale nel mondo digitale.

La Commissione propone norme per garantire che i consumatori che intendono acquistare prodotti e servizi in un altro paese dell’UE, online o di persona, non siano discriminati in termini di accesso ai prezzi, condizioni di vendita o di pagamento, tranne se ciò sia oggettivamente giustificato per motivi quali l’IVA o disposizioni di legge di interesse generale.

Per evitare di imporre oneri sproporzionati alle imprese, il regolamento non stabilisce l’obbligo di effettuare consegne in tutta l’UE ed esenta da alcune disposizioni le piccole imprese cui si applica una soglia IVA nazionale.

Il regolamento proposto oggi aumenterà anche la trasparenza dei prezzi e la sorveglianza regolamentare sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi: così i consumatori e i dettaglianti potranno beneficiare di consegne meno costose e condizioni di restituzione più agevoli anche da e per le regioni periferiche.

La Commissione non propone di stabilire un limite massimo ai prezzi delle consegne e farà il punto dei progressi compiuti nel 2019 e valuterà se saranno necessarie ulteriori misure. Il regolamento fornirà agli operatori postali nazionali i dati necessari per monitorare i mercati transfrontalieri e verificare l’accessibilità economica dei prezzi e la loro correlazione ai costi. Incoraggerà inoltre la concorrenza imponendo di concedere a terzi l’accesso trasparente e non discriminatorio ai servizi e alle infrastrutture di consegna transfrontaliera dei pacchi. La Commissione comunicherà i prezzi pubblici dei fornitori del servizio universale per stimolare la concorrenza e la trasparenza delle tariffe.

La proposta di revisione del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori conferirà maggiori poteri alle autorità nazionali in modo che i consumatori possano far meglio valere i loro diritti. Le autorità potranno:

  • verificare se i siti Internet praticano il blocco geografico dei consumatori oppure offrono condizioni post-vendita che non rispettano le norme UE (ad esempio sul diritto di recesso);
  • ordinare l’immediata rimozione dei siti web che ospitano offerte truffaldine;
  • chiedere informazioni ai gestori dei registri dei nomi di dominio e alle banche per accertare l’identità dell’operatore responsabile.

In caso di violazione dei diritti dei consumatori a livello dell’UE, la Commissione potrà coordinare azioni comuni con le autorità nazionali di contrasto per porre fine a queste pratiche. Garantirà una protezione dei consumatori più tempestiva, facendo nel contempo risparmiare tempo e risorse agli Stati membri e alle imprese.

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