Ue: mano pesante contro la criminalità informatica

Il Parlamento europeo vota per aggravare le sanzioni. Tre anni a chi utilizza botnet. Responsabilità anche per le imprese.

Secondo le nuove regole approvate nell’ultima plenaria prima della pausa
estiva dal Parlamento europeo, la criminalità informatica sarà soggetta
a un inasprimento delle pene e, parallelamente, si migliorerà la
prevenzione nel settore.

La proposta di direttiva, che ha già
ottenuto il consenso informale da parte degli Stati membri, è stata
approvata con 541 voti favorevoli, 91 contrari e 9 astensioni.  Il testo
dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio e quindi recepito
entro due anni dagli Stati membri.

Le novità
Per i casi più rilevanti di accesso, interferenza e intercettazione illeciti a sistemi di informazione e dati, verrà infatti imposto ai Paesi dell’Unione un termine massimo di reclusione che non sia inferiore ai due anni.
Tre anni la pena minima fissata invece per l’utilizzo di “botnet”,
volti a infettare i computer, e possibilità di arrivare fino a cinque
per gli attacchi informatici attuati ai danni di infrastrutture
“critiche” come le reti di trasporto.

Per rendere la cooperazione di polizia e giudiziaria
più efficace, sarà inoltre stabilito un tetto massimo di 8 ore entro le
quali gli Stati membri dovranno rispondere alle richieste più urgenti.

La direttiva, di cui a breve si attende l’adozione formale, coinvolgerebbe infine anche le imprese.
Verrà infatti probabilmente introdotta la responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi a loro vantaggio e le sanzioni potrebbero arrivare ad includere anche la chiusura degli stabilimenti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome