Turbolenze su una Vodafone conservativa

Il trimestre, positivo nel complesso, delude per le prospettive conservative rilasciate dalla società.

La società ha chiuso infatti con ricavi per 9,8 milioni di sterline e 8,5 milioni di clienti in più, per un totale di 269 milioni di utenti.
Sono cifre in crescita, che la società ha però accompagnato con previsioni conservative per i mesi a venire e con una serie di considerazioni sul rallentamento di alcuni mercati strategici (Spagna in primis) che hanno depresso le contrattazioni in Borsa.

Per l’intero esercizio, inoltre, Vodafone ha dichiarato di attendersi risultati in linea con la fascia più bassa della forchetta previsonale, attestati dunque tra 39,8 e 40,7 miliardi di sterline.

Per quanto riguarda il solo mercato italiano, il trimestre si è chiuso con una crescita del 5,9% nel numero dei clienti mobili, attestati oggi a 29.996.000 e una crescita del 467% degli utenti dei servizi di banda larga fissa, che ora raggiungono il tetto dei 587.000.

I ricavi da servizi hanno raggiunto quota 2.082 milioni di euro, con un incremento dell’8% rispetto al pari periodo del precedente esercizio, grazie anche al contributo legato all’acquisizione di Tele2.

E’ cresciuto del 13% il traffico voce, che ha raggiunto i 13,1 miliardi di minuti, con un calo del 3,1% nei ricavi (a 1.414 milioni di euro) a causa della forte competizione sul mercato e al calo delle tariffe di terminazione.

Cresce invece del 14% il ricavo derivante da traffico dati e messaggistica, che ora pesa per il 21,8% sui ricavi da servizi nel loro insieme.

A due cifre la crescita dei ricavi da servizi multimediali e banda larga mobile, che hannomesso a segno un +41,9%.

+52,3% per telefoni, Vodafone Internet Key e connect card Umts/Hsdpa che si attestano in totale a 8.107.000 unità registrate sulla rete.

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