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Trustpilot: da Seo ad Aeo, l’uso della voce crea una nuova sfida nelle ricerche

Nel 2017 Amazon  ha venduto “milioni di dispositivi” in tutto il mondo e il suo dispositivo più di successo è stato Echo Dot. Milioni di persone stanno facendo i propri acquisti con Alexa e l’uso di Alexa tramite Fire TV  è aumentato dell’889%. Inoltre, Amazon Echo è stato venduto 5 volte di più tra il terzo trimestre del 2016 e l’ultimo trimestre del 2017.

Questo ci dice che Amazon sta andando molto bene – afferma Claudio Ciccarelli, Country Manager di Trustpilot Italia –, ma che dire di Google? Google aveva annunciato di aver venduto un dispositivo Google Home ogni secondo in un post sul suo blog, ovvero più di 6 milioni di dispositivi all’inizio di gennaio. Sembra perciò che anche Google stia andando bene. E se teniamo conto dell’iPhone di Apple, dei prodotti HomePod e del numero di dispositivi Android che utilizzano Google, vediamo che sta iniziando a delinearsi una nuova tendenza nelle ricerche dei consumatori“.

La ricerca vocale è in continua crescita

Il 22% dei consumatori utilizza già assistenti vocali per aiutarsi nei propri acquisti. E, mentre la ricerca vocale rappresenta già il 20% di tutte le ricerche, viene stimato da Comscore che entro il 2020 il 50% delle ricerche sarà fatto con la voce.

Claudio Ciccarelli Trustpilot
Claudio Ciccarelli, Country Manager di Trustpilot Italia

Cosa dovrebbero fare le aziende per affrontare la sfida della ricerca vocale? Secondo Ciccarelli “le aziende hanno capito cosa rappresenti la sfida di Internet per il proprio business: avere un sito Web e promuoverlo sui canali digitali per attrarre potenziali clienti e sviluppare il proprio business. Uno dei canali più popolari è la Search Engine Optimization, comunemente chiamato Seo, che consiste nel posizionare il proprio sito web attraverso parole chiave pertinenti sui motori di ricerca in modo gratuito. La ricerca vocale ha un impatto diretto sulle strategie Seo delle aziende: i motori di ricerca stanno gradualmente diventando motori di risposta e stanno migliorando i loro algoritmi per essere in grado di rispondere alle domande degli utenti con certezza”.

Per Trustpilot l’ottimizzazione dei motori di ricerca non è più l’unica opzione da tenere in considerazione. Infatti, l’ascesa della ricerca vocale sta trasformando i motori di ricerca in “motori di risposta”, che richiedono una strategia e un insieme di fattori differenti per garantire risultati soddisfacenti. Questa strategia è conosciuta come Aeo, ottimizzazione dei motori di risposta.

La particolarità delle ricerche vocali – sostiene Ciccarelli  – è che sono più lunghe e spesso formulate come domande (comunemente definite come ricerche long-tail). I motori come Google gestiscono questo tipo di query attraverso un display specifico, che comparirà sopra i risultati tradizionali: si chiama “posizione zero“, che è semplicemente una risposta a una domanda, visualizzata direttamente, senza visitare una pagina web. La sfida per le aziende sarà, quindi, quella di ottimizzare la propria strategia Aeo per occupare questo spazio e fornire risposte alle domande degli utenti di Internet”.

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