Tre fotocamere ultracompatte

Sul banco di prova tre “punta e scatta” che fanno della leggerezza e delle dimensioni ridotte i principali punti di forza. I modelli a confronto sono la Canon Digital Ixus V3, la FujiFilm FinePix M603 e la Sony Cyber-shot DSC-F77

17 aprile 2003 Negli ultimi tempi le fotocamere digitali hanno compiuto
passi da gigante, offrendo al cliente dei veri e propri concentrati di tecnologia.
Nonostante siano in commercio da pochi anni, hanno già riscosso un enorme
successo, apprezzate soprattutto dagli appassionati di fotografia e fotoritocco.

Nel corso dei mesi futuri impareremo insieme a valutare con approfondimenti sempre
maggiori le reali specifiche tecniche dei prodotti testati così da poterci
orientare più facilmente all’interno del mondo dell’imaging.
Questo mese abbiamo avuto in prova tre diverse macchine fotografiche digitali:
Sony Cyber-shot DSC-F77, FujiFilm FinePix M603 e Canon Digital Ixus V3.
Queste ultime due, con una risoluzione di 3 megapixel ciascuna, si propongono
come digitali economiche, ma comunque capaci di realizzare fotografie a buone
risoluzioni e quindi di ottima qualità.
Tra le due registriamo una differenza di costo di circa 100 euro apparentemente
ingiustificata.
In realtà le due macchine, pur appartenendo alla stessa fascia di mercato,
presentano caratteristiche diverse, soddisfacendo ciascuna una diversa esigenza:
se la Ixus V3 vuole fare della compattezza e della praticità i principali
punti di forza, basandosi perciò su un’estetica sobria ed ineccepibile,
la M603 punta molto sulla funzione videocamera.
Il modello Sony, invece ha un buon CCD (4,1 Mpixel) abbinato ad un prezzo conveniente.
Molto comoda la funzione di orientamento dell’obiettivo di circa 300 gradi.

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