Trasformazione: da operatori a service provider

Al BBWF, Alcatel ricorda che la crisi economica si affronta con l’innovazione, che oggi si chiama IP Video con pubblicità mirata

L’apertura dell’area congressuale del BroadBand World Forum Europe è sembrata girare intorno al concetto “politici di tutto il mondo, lasciateci lavorare e produrremo reddito dalle telecomunicazioni”. In qualche modo l’affermazione può essere accettabile, ma sempre nel rispetto dell’incontrollabilità sia centrale, sia locale, della macronazione Internet e delle sue regioni.

Stiamo attraversando un momento difficile per l’economia”, ha detto Ben Verwaayen, fresco Ceo di Alcatel-Lucent, all’inizio d’una giornata che ha visto la borsa di Milano cedere ulteriormente e di uno spaventoso 5%. Il riferimento all’economia è importante, perché è proprio nei periodi di difficoltà che la tecnologia diventa un’opportunità.
Oggi l’opportunità si chiama banda larga, “essenza della globalizzazione nel permettere ai talenti di manifestarsi ed essere sfruttati”.
Il principale vantaggio della tecnologia sembra essere nella possibilità di scelta dell’utente, opportunità che viene raccolta dal service provider più accorto. “L’innovazione è un atteggiamento e la chiave è la differenziazione”.
Con la nuova tecnologia, i suoi servizi e il suo pubblico, “non potremo più fare quello che facevamo prima”, ha concluso il nuovo Ceo.

Anche se è difficile estrarre un mercato più importante, le aspettative maggiori sono certamente su un nuovo modello del video, che trarrà finanziamenti da una personalizzazione della pubblicità. I dati relativi agli utenti, in qualche modo secondo il modello del marketing comportamentale -tagliando l’esempio con l’accetta-, permetteranno certamente revenue molto significative. Il margine dovrebbe uscire indipendentemente dal tipo di video o device, ma purché ci si appoggi ad un rete interamente IP sulla quale erogare servizi (e non rivendere megabyte).

La nuova pubblicità pensata per l’IPTV rende i messaggi più rilevanti e tempestivi per l’utente, mentre il fornitore di servizio ha una serie di strumenti diretti per misurare l’efficacia della campagna.

In questa direzione, la proposta Alcatel si chiama TPSDA 2.0, che -come ha spiegato Michel Rahier, Presidente del Carrier Business Group- verrà resa disponibile all’inizio del 2009. Ciò che più conta sono i vantaggi per l’utente: qualità maggiore senza sgranatura dell’immagine (pixelization), gestione della TV ad alta definizione, immediato cambio di canale. Quest’ultimo punto può sembrare poco rilevante, ma pensandoci bene l’attesa di quella frazione di secondo è estremamente fastidiosa e non subirla sarebbe di grande presa sull’utenza. Altri servizi di grande futuro sono i videoregistratori digitali come servizio, all’interno del mercato PVR. Ed è molto importante unificare le lezioni che provengono dalla classica trasformazione del business con quelle del trionfante video OTT (Over-the-top). “Accendere l’opportunità del video”, ha concluso Rahier, “è possibile anche in altri segmenti di grande importanza come il mobile, dove l’architettura Meta (Mobile Evolution Transport) permette di sfruttare il trasporto su IP”.

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