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Toshiba smaltisce la tecnologia che non serve più

Per smaltire correttamente in azienda le apparecchiature It in eccesso o non più funzionanti, Toshiba Europe ha varato un nuovo programma paneuropeo sicuro ed eco-friendly di Asset Recovery.
Aderendovi, gli utenti potranno smaltire pc, notebook, tablet, server, storage, apparecchiature di rete, smartphone, telefoni VoIp di tutte le marche, ad eccezione di prodotti “senza nome” o assemblati autonomamente, beneficiando di incentivi di rimborso, qualora i prodotti risultino in buone condizioni, e di un processo certificato di rimozione dati.
Stando ai risultati di Make It Work, ricerca Toshiba condotta in partnership con il gruppo di ricerca ICM coinvolgendo 400 decision maker It di aziende di medie e grandi dimensioni in Inghilterra, Francia e Germania, proprio la sicurezza dei dati risulta una priorità per il 54 per cento dei rispondenti, che l’ha evidenziata come area chiave di investimento per l’anno in corso.
Da qui la proposta di un programma di Asset Recovery Toshiba che, attualmente disponibile in ventidue Paesi europei, e in linea con il Business Support Portal e il Platinum Support Service lanciati recentemente da Toshiba, sono volti a supportare ulteriormente il mercato mid-size e corporate, così come quello delle Pmi.
Per tutti sarà, infatti, garantito un processo certificato in tre fasi di rimozione e cancellazione dei dati dei dispositivi mandati allo smaltimento, mentre i componenti hardware potranno essere riutilizzati o riciclati nel rispetto della normativa.

A sua volta, l’offerta di rimborso prevista dal programma è strutturata in tre diverse opzioni di servizio denominate Buyback, Revenue Share o Cash Back Offer, di volta in volta suggerite da Toshiba sulle specifiche individuali dell’azienda richiedente.
Pensate in base alla dimensione dell’azienda e al numero di unità che si desidera acquistare, le opzioni previste non pongono alcun limite al numero dei dispositivi che i clienti possono scambiare all’interno di ciascuna opzione del programma.
In questo modo, dopo aver comunicato a Toshiba i dispositivi da sostituire e aver accettato una possibile offerta di rimborso, i dispositivi verranno imballati per il trasporto e ritirati direttamente presso la sede aziendale.

Al momento, anche in Italia, sono due i servizi di Asset Recovery per notebook, offerti da Toshiba. Il primo va da un minimo di 20 a un massimo di 99 dispositivi, il secondo da 100 e più dispositivi.
In ambedue i casi, l’assicurazione che tutti i dati sui dispositivi saranno cancellati nel rispetto dei nuovi standard NIST 800-88.R1 e Department of Defense 5220-22-M che assicurano che i dati non possano essere ripristinati. Dopo aver cancellato correttamente i dati, i clienti riceveranno un certificato di sanitizzazione dei dati.

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