Torna Solaris su Intel, mentre Sun spinge sul clustering

Pare abbastanza probabile che il costruttore sveli, a novembre, novità server e clustering, compreso il modello Sun Fire V1280 a 12 vie. Intanto, è ormai ufficiale che l’azienda commercializzerà Solaris 9 anche per i sistemi x86.

7 ottobre 2002 Si fanno sempre più forti i rumori di un imminente annuncio da parte di Sun Microsystems, che secondo le indiscrezioni dovrebbe presentare a novembre una serie di nuovi server, compreso il modello Sun Fire V1280 a 12 vie e un modello ancora sconosciuto che costituirebbe il debutto di questa azienda nel mercato dei blade server. Altre novità riguardano la tecnologia di clustering WildCat e una revisione della linea di prodotti server Linux. Separatamente, Sun ha reso nota l’intenzione di commercializzare in confezione separata la versione di Solaris 9 per sistemi ad architettura x86.

Nessuno conosce una tempistica precisa per questi annunci ma è probabile che Sun faccia almeno qualche anticipazione prima o durante la manifestazione Supercomputing 2002, focalizzata sul mercato dei server ad alte prestazioni. Le prime voci di una versione a 12 vie delle macchine V Series basate su architettura UltraSparc-III si erano diffuse fin dallo scorso mese di febbraio. Nelle macchine V Series (V sta per “value”) Sun ha deciso di non integrare le funzionalità di partizionamento previste per i Sun Fire classe “Serengeti”, realizzando così un’offerta performante vendibile a prezzi più convenienti. Per esempio, il prezzo di un Sun Fire 3800 è quasi doppio rispetto a quello dei server V880”Daktari” a parità di processore e livello di potenza, un risparmio che ha determinato il grande successo di pubblico del V880. I server V Series si basano su schede madri a due vie UltraSparc-III, le stesse utilizzate nei Sun Fire 280R, nei V880 e nei recenti V480 “Cherrystone”. Sembra logico ipotizzare che i V1280 a 12 vie includeranno sei schede madri ma non è escluso che Sun decida di utilizzare una versione ridotta delle schede a quattro vie oggi presenti nei Sun Fire 3800, 4800 e 6800.
L’incertezza riguarda anche l’esatto tipo di processore di queste nuove macchine, anche se è improbabile che la scelta ricada sull’UltraSparc-III+ a 1,2 GHz, annunciato solo per l’inizio del prossimo anno. Oggi Sun dispone di chip a 900, 1005 e 1015 MHz ed è possibile che venga superata la soglia del Gigahertz. Ancora più incerti sono i confini della futura offerta blade. Fonti vicine alla divisione che ha sviluppato questi server sostengono che la somiglianza con la famiglia QuickBlade progettata da Compaq e oggi rilevata da Hp sia molto forte. I QuickBlade oggi possono ospitare fino a 280 processori per chassis ma da Sun ci si attende un annuncio rivoluzionario, come la possibilità di gestire su un singolo chassis blade server UltraSparc e Intel.

Il bus per clustering WildCat si basa sulla tecnologia FibreChannel e potrebbe debuttare su una famiglia di sistemi che internamente all’azienda sono tuttora note con il nome in codice MaxCats. Il sistema è in grado di far confluire fino a 8 macchine in una singola “system image”.

Infine, l’altra grossa novità riguarda l’edizione x86 del sistema operativo Solaris. Dopo aver detto che Solaris 9 sarebbe stato disponibile solo per i server LX50 Pentium III duali, oltre che sui sistemi Sparc, Sun è tornata sui propri passi, annunciando la disponibilità di Solaris 9 per tutti gli utenti di architetture x86. Solaris 8 x86 poteva essere scaricato gratuitamente da Internet, ma l’aggiornamento sarà commercializzato a parte, al probabile prezzo di 99 dollari.

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