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Toothpic, lo smartphone come chiave per la cybersecurity

Lo smartphone e la cybersecurity: un device che può essere un punto debole del perimetro informatico, ma anche un fattore abilitante. La non semplice gestione di questi dispositivi può creare più di un problema alle organizzazioni.

Abbiamo deciso di parlarne con il qualificato contributo di Giulio Coluccia, Ceo di ToothPic

Gli smartphone sono diventati oggi indispensabili per ognuno di noi: è la prima cosa che ci accertiamo di avere prima di uscire di casa e l’ultima che guardiamo prima di addormentarci.  Questo perché lo smartphone non risponde solamente più alle funzioni di base, bensì si è trasformato in uno strumento essenziale per svolgere la maggior parte delle nostre attività quotidiane.

Per le sue molteplici caratteristiche, lo smartphone è stato da sempre considerato come un punto debole nel contesto informatico.
Infatti, il collegamento di tale device da reti wi-fi poco sicure, i mancati aggiornamenti delle applicazioni e la continua concessione di autorizzazioni varie hanno reso questo dispositivo uno dei principali veicoli per perpetrare crimini informatici nei confronti degli utenti. «Tuttavia, noi di ToothPic abbiamo iniziato a considerare e analizzare lo smartphone sotto un’altra prospettiva, trasformandolo da un punto di debolezza a un punto di forza per contrastare eventuali attacchi», ha affermato Coluccia

Forse non tutti sanno che all’interno della fotocamera dello smartphone sono presenti delle tracce uniche e non clonabili che rendono un dispositivo diverso da ogni altro mai prodotto. «In seguito ad approfondite ricerche, io e gli altri tre founder Enrico Magli, Diego Valsesia e Tiziano Bianchi abbiamo deciso di sfruttare tali caratteristiche per sviluppare una tecnologia unica al mondo in grado di trasformare lo smartphone in una chiave sicura per l’autenticazione online».
Infatti, la soluzione sviluppata da ToothPic  custodisce e protegge le chiavi sul dispositivo sfruttando il fingerprint del sensore fotografico. In questo modo, il dispositivo non espone mai la chiave segreta, proteggendola così da eventuali malware.

ToothPic garantisce quindi agli utenti un elevato livello di sicurezza nel processo di accesso a piattaforme aziendali e servizi di Home Banking. Inoltre, essendo sviluppata su SDK, la tecnologia è facilmente integrabile con sistemi di terze parti e la sua facilità di utilizzo permette all’utente di poter effettuare il login con un semplice click sul dispositivo.

toothpic

La polverizzazione dei tradizionali network aziendali ha creato grandi difficoltà nella gestione della cybersecurity per le organizzazioni. L’autenticazione assume un ruolo centrale da questo punto di vista. Quali soluzioni proponete ai vostri clienti?

L’aumento del lavoro in smart working e l’accelerazione dei processi di digitalizzazione causati dalla crisi COVID-19 hanno amplificato la superficie di attacco per gli utenti malevoli. Infatti, tra il 2020 e il 2021 si è verificato un significativo incremento di crimini informatici, le cui cause sono principalmente riscontrabili nei metodi di autenticazione obsoleti come le password, ormai troppo deboli e non abbastanza sicure per garantire una protezione adeguata. Si pensi che, secondo uno studio di IBM security, l’80% delle violazioni dei dati riguarda password rubate e il costo medio di ogni violazione è di 3,92 milioni di dollari.

Garantire un’autenticazione sicura per gli utenti è per ToothPic una delle principali priorità, nonché il suo core business. La mission è poter offrire in primis la sicurezza necessaria per compiere in tutta tranquillità il processo di login ai propri servizi digitali.
L’unicità tecnologica di ToothPic va dunque ad aumentare il livello di sicurezza del processo di autenticazione senza conseguenze sull’usabilità, dal momento in cui l’utente ha la possibilità di eseguire tali operazioni attraverso l’utilizzo del solo smartphone. Inoltre, la soluzione è in grado di riconoscere i dispositivi da cui è avvenuta una specifica transazione, andando così a risolvere eventuali casi di finte dichiarazioni o movimenti bancari da parte di un determinato utente.

Giulio Coluccia, Ceo di ToothPic
Giulio Coluccia, Ceo di ToothPic

Per le sue caratteristiche tecnologiche, la soluzione sviluppata da ToothPic è estremamente orizzontale in quanto è utilizzabile in vari settori e per casi d’uso differenti.

Infatti, ToothPic può trasformare lo smartphone in un device per firmare digitalmente i documenti e scambiarli in modo sicuro criptandoli e rendendoli intellegibili solo dal dispositivo a cui essi sono indirizzati.

Nel settore bancario, la tecnologia può essere utilizzata per accedere al proprio servizio di Home Banking, ma anche per scopi antifrode, anti-phishing e per effettuare pagamenti online in modo sicuro.

Infine, in ambito assicurativo, la soluzione può essere usata come autenticatore fotografico per smaterializzare alcuni processi e mitigare il rischio di contraffazione delle prove.

Quali sono le prospettive di Toothpic per il 2022?

Il 2021 è stato per ToothPic un anno molto importante per quanto concerne le attività di commercializzazione della tecnologia nel panorama italiano e per testare le applicazioni di quest’ultima in differenti settori. Seguendo tale scia, il 2022 sarà l’occasione per espanderci oltre il territorio nazionale, facendo conoscere e proponendo ToothPic in altri paesi europei e oltreoceano. «Per sostenere tale sviluppo, negli ultimi mesi del 2021 abbiamo avviato preventivamente una serie di campagne digitali in alcuni paesi, quali Germania, Paesi Bassi, UK, Irlanda, Norvegia, Svezia, in cui c’è una forte spinta verso la digitalizzazione e un sentito interesse per quanto concerne la Cybersecurity.»

Recentemente, Toothpic è stata selezionata per partecipare a Hello Tomorrow Global Summit, uno dei convegni e call più importanti nell’ambito deep-tech: un’opportunità di presentare la nostra tecnologia alle più importanti aziende internazionali dei principali settori in ambito tecnologico e una vera e propria occasione per far brillare la nostra tecnologia oltre il territorio italiano.

Le nostre prospettive per il 2022 non si limitano esclusivamente alla fase commerciale e di business, bensì s’indirizzano anche verso una nuova tipologia di sviluppo tecnologico. Una delle novità su cui stiamo attualmente lavorando e su cui ci focalizzeremo nel 2022 è portare la tecnologia sulle webcam dei PC. Attualmente, siamo ancora in fase sperimentale. Tuttavia, i primi test hanno già portato dei buoni risultati che dovranno essere confermati nelle ricerche che porteremo avanti il prossimo anno.

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