Genesi di una startup italiana che ha saputo spingersi oltre la classica consegna della corrispondenza traducendo il tracciamento della posta anche come un’opportunità interna, oggi adottata dalle filiali Tnt Post in Germania e Inghilterra.

Di innovazione realizzata nei primi due anni “con competenza e risorse valide ma limitate” ha parlato, in un recente convegno organizzato a Milano da Aica, Aused e ClubTi, anche Massimo Pasqual, dal 2007 managing director sales & distribution di Tnt Post, dopo aver lavorato nel settore delle telecomunicazioni all’interno di Vodafone Italia.
Seduto accanto a Stefania Donnabella, Managing Director di Brain Force che, nel 2009, in qualità di fornitore, ha seguito passo passo un processo di industrializzazione “non più procrastinabile” , quella raccontata da Pasqual è la genesi di una vera e propria startup che, nel 2012, è arrivata a costruire un business da 203 milioni di euro.

Nata, nel 2006 utilizzando l’innovazione per dar vita a un mercato che prima non esisteva”, la paternità di spingersi oltre la classica consegna della corrispondenza aprendo a un business derivante dal tracciare il percorso della stessa, è da imputare a chi, all’epoca, sedeva in Tnt Post in qualità di Chief information officer.
Del gruppo di lavoro che ha trasformato la sede di Milano in un esempio da esportare oltre i soli confini nazionali fa, invece, parte Pasqual che, in accordo con il top management, ha lavorato per costruire un’infrastruttura che fosse alternativa all’allora incumbent.

Tecnologia e cultura del servizio
In un mercato mondiale costituito, 7 anni fa, da circa 6 miliardi di oggetti da movimentare all’anno, l’idea completamente nuova che venne a Tnt Post “pur scontando una brand awareness costruita su un altro business”, portò l’azienda a distribuire 30 milioni di oggetti nel solo primo anno di attività. Quadruplicati dodici mesi più tardi, gli stessi raggiunsero quota 200 milioni di pezzi il terzo anno mettendo in crisi il sistema, che andò in crash nel gennaio del 2009, portando al pettine tutti i nodi legati ai costi di una “mancata industrializzazione” in termini di qualità e ottemperanza dei livelli di servizio garantiti.

Da qui l’incontro con Brain Force, selezionata tra i fornitori Ict “per la forte focalizzazione nel rendere efficienti strumenti e processi di business attraverso un attento controllo della qualità del software e dei livelli di performance che misurano il processo dalla presa in carico del materiale fino alla fase finale di delivery”.
In questo modo, l’idea di tracciare la corrispondenza è diventata anche un’opportunità interna che, in corso d’opera, ha portato Tnt Post a utilizzare la tracciatura “per controllare l’intera filiera di business attraverso i layer che, oggi – ribadisce Pasqual –, ci consentono di fornire un servizio sofisticato ai nostri clienti”.

Dal canto suo, Brain Force ha, invece, potuto beneficiare di una referenza definita da Donnabella “coraggiosa nelle scelte e nell’analisi corretta di dove si hanno delle competenze e dove, invece, occorre affidadarsi a terzi”.

Così facendo, da “Cenerentola” di un Gruppo presente in altri Paesi europei, da due anni a questa parte la filiale italiana ha assunto un ruolo di primo piano con un business plan esportato in Germania e Gran Bretagna, “dove la risposta all’apertura dell’ultimo miglio della consegna fisica è stata data copiando il nostro sistema”.
Ma il mercato della carta è in contrazione e le quote che oggi Tnt Post acquisisce arrivano da una cannibalizzazione dei clienti della concorrenza. “L’obiettivo ora – conclude Pasqual – è continuare a dar vita a nuovi servizi portando un modello di business nuovo in un mercato già presidiato e che, sempre di più, guarda ai servizi di gestione documentale e richiede un’attenta riflessione sul corretto utilizzo di risorse sempre più limitate”.
Nessuna rendita di posizione, a questo punto, neanche per i fornitori tecnologiciche non devono perdere di vista la capacità di essere scelti ogni volta” chiosa Donnabella, mentre il suggerimento del referente di Tnt Post resta “utilizzare al meglio le proprie risorse per innovare su prodotti, processi e modelli di business”.

Nuovi servizi all’orizzonte
Oggi l’attenzione di Tnt Post è tutta per la “bonifica di database” per rendere più efficace la comunicazione sul cliente e consentire la realizzazione di servizi gestione documentale “con la possibilità per il cliente finale di fare Web publishing delle proprie bollette e di pagarla direttamente sul nostro portale attraverso circuiti alternativi a quelli tradizionali”.
La multicanalità applicata alla comunicazione apre, poi, a nuovi servizi business innovativi a supporto della gestione del flusso documentale vero e proprio, “mentre a latere abbiamo dato vita a un business di delivery fisico tradizionale degli acquisti dal canale e-commerce sfruttando la nostra conoscenza del consumatore finale per fornire qualcosa di diverso rispetto ai corrieri B2b presenti sul mercato”.

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