Tibco contro le inconsistenze

Con l’acquisizione di Velosel si porta in casa lo strumento per “compatibilizzare” i dati delle catene distributive.

Tibco ha acquistato Velosel, una società che realizza software per la gestione dei dati cosiddetta “master”, ovvero che va a mappare i repository per superare le incosistenze che esistono quando si incrociano basi dati differenti.


È il caso, per esempio, dell’industria dei beni di consumo e del retail, dove le codifiche differenti degli stessi beni fra due aziende creano spesso problemi di incompatibilità nelle strutture informative. Problemi, oltretutto, che in epoca di servizi Web come questa, balzano all’occhio immediatamente, spesso vanificando gli sforzi fatti per interfacciare i sistemi informativi delle aziende che partecipano a una catena distributiva.


Si può dire, quindi, che l’acquisizione di Tibco sia strategica e che la società stia avviandosi a rivestire un ruolo di primo piano nel campo delle Service oriented architecture, costruendo un’offerta degnamente completa di integrazione applicativa.


E che abbia centrato un obiettivo importante con Velosel lo si legge anche nelle parole di chi l’ha fondata la società acquisita, Neeraj Gokhale, che definisce il mercato delle “inconsistenze” nelle basi dati retail un affare da 40 miliardi di dollari.


La tecnologia di Velosel sarà proposta da Tibco sotto un prodotto con il nome Collaborative Information Manager, indirizzato a unire la gestione federata e virtuale dei dati per la realizazione di un’architettura con un repository di dati centrale.

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